E’ in arrivo un nuovo rialzo dei tassi di interesse per il mese di luglio 2023. Ad annunciarlo poco fa è stata Christine Lagarde, presidente della BCE, la banca centrale europea, che ha fatto sapere: “Il nostro lavoro non è ancora finito – le parole riportate da TgCom24.it in occasione del forum della Banca centrale a Sintra (Portogallo) -. Escludendo un mutamento sostanziale delle prospettive di inflazione, continueremo a innalzare i tassi a luglio. Abbiamo compiuto progressi significativi, ma di fronte a un processo di inflazione così persistente non possiamo esitare, e non possiamo ancora dichiarare vittoria”.



“E’ improbabile che nel prossimo futuro la banca centrale sia in grado di dichiarare con assoluta certezza che il livello massimo dei tassi sia stato raggiunto“. E ancora: “Le decisioni della nostra politica monetaria devono essere infatti definite di volta in volta a ogni riunione e continuare a essere guidate dai dati”, ricordando come “due fonti di incertezza incidono sul livello e sulla durata auspicabili della nostra politica dei tassi di interesse”.



TASSI DI INTERESSE, NUOVO RIALZO IN EUROPA: “L’INFLAZIONE STA DIMINUENDO MA…”

Lagarde ha poi spiegato che l’inflazione nell’area euro resta ancora troppo elevata e rimarrà tale per troppo tempo, ma sembrerebbe intravedersi la luce in fondo al tunnel: “Il tasso di inflazione sta diminuendo con l’attenuarsi degli shock che l’avevano inizialmente sospinto al rialzo e con la progressiva trasmissione dei nostri interventi di politica monetaria all’economia. Tuttavia, gli effetti di tali shock si stanno ancora esplicando, rendendo il calo dell’inflazione più lento e il processo inflazionistico più persistente”.



Obiettivo della BCE, come spiega ancora Lagarde, far tornare l’inflazione ad un livello accettabile: “Attualmente la politica monetaria ha un solo obiettivo: riportare tempestivamente l’inflazione al nostro obiettivo di medio termine del 2%. E noi ci impegniamo a raggiungere questo obiettivo, costi quel che costi”. Una notizia che ovviamente non sarà accolta con il sorriso da tutti coloro che hanno contratto un mutuo a tasso variabile negli ultimi anni.