Il futuro stadio di proprietà del Milan dovrebbe sorgere in quel di San Donato Milanese, nell’area di San Francesco. La macchina si è messa in moto come sottolinea La Gazzetta dello Sport, anche perchè la Giunta comunale locale ha dato il suo ok alla proposta di variante urbanistica che il Milan aveva presentato lo scorso 28 settembre a seguito dell’acquisizione della SportLifeCity, società che già in precedenza deteneva i terreni, e che aveva ottenuto a sua volta il lasciapassare per la costruzione di un’area sportiva da 20mila posti. Il nuovo stadio del Milan avrà 70mila spettatori disposti su due anelli, e 3.500 parcheggi distribuiti su due livelli oltre a strutture recettive per l’intrattenimento.



“L’operazione è percorribile”, le parole a La Gazzetta dello Sport di Francesco Squeri, sindaco di San Donato Milanese, “Con il via libera della Giunta alla percorribilità della proposta di variante urbanistica si apre un iter lungo e complesso che coinvolgerà molteplici soggetti”. Ma quali sono le tempistiche? Il Milan punta a trasferirsi nella sua nuova casa per la stagione 2018-2029, con la speranza che da qui ai prossimi 4 anni si possano superare tutte le varie criticità legate a infrastrutture, viabilità e ambiente.



NUOVO STADIO MILAN A SAN DONATO: IL NODO CRUCIALE DELLA FERROVIA

“Progetto percorribile, sì – ha aggiunto il sindaco – ma con degli alert legati soprattutto alla mobilità, che il Milan e SportLifeCity si sono impegnati a risolvere. E io credo verranno risolti. Si andrà verso un accordo di programma. Noi stiamo dialogando con SportLifeCity, al momento, non con la proprietà rossonera. Durante l’iter il progetto subirà dei cambiamenti, quindi il progetto attuale è da considerarsi solo una bozza”. C’è poi la questione della ferrovia, e in una bozza di progetto è previsto un potenziamento del sistema esistente, lo sviluppo di una nuova stazione ferroviaria, la riduzione dell’uso delle auto e il recupero delle aree destinate a parcheggio.



“La vera sfida è la nuova stazione ferroviaria di San Donato, che al momento è solo una fermata – prosegue Squeri -. Attualmente la stazione può sostenere un traffico di 8mila persone l’ora. L’obiettivo è 25-30mila. Quindi un aumento del numero di treni nei giorni di partita. Ne servirebbero otto all’ora, attualmente ne passa uno ogni mezzora. Servono nuovi binari, l’allargamento delle banchine. Dovrà diventare una vera stazione ferroviaria”.

NUOVO STADIO MILAN A SAN DONATO, LA QUESTIONE SICUREZZA

“L’obiettivo – ha proseguito il primo cittadino di San Donato – è favorire il trasporto su rotaia per diminuire quello su gomma. La fermata della metropolitana dista 1,2 chilometri, ci sarà la possibilità di creare navette. L’impegno del Milan è diminuire il trasporto su gomma, è questa la sfida del progetto. Impensabile che arrivino 70mila persone al 60 per cento su automobile”.

Infine, per quanto riguarda la sicurezza e l’ordine pubblico, Squeri ha spiegato di averne già parlato con il sindaco di Milano, Beppe Sala: “Ha dei dubbi sul numero dei nostri agenti di polizia locale. San Siro però ha tante arterie di accesso, mentre l’area San Francesco si trova fra autostrada e tangenziale, i varchi di accesso non sono tanti. Non servono centinaia di vigili. E poi è un’area privata e la sicurezza in quell’area verrà garantita dal Milan. Si possono fare convenzioni con i comuni vicini. Noi confiniamo con Milano, che ci metterà a disposizione qualche agente”.