Milan e Inter avranno un nuovo stadio: la notizia è ufficiale e ad annunciarlo sono stati i due club attraverso un comunicato congiunto. “Il concept presentato dallo studio Populous, noto come “la Cattedrale”, è risultato essere il progetto prescelto. Nelle prossime settimane saranno finalizzati i dettagli per definire termini e sviluppo della progettazione del Nuovo Stadio di Milano”, si legge.
Il progetto non prevede esclusivamente la realizzazione dello stadio, bensì quella di un vero e proprio distretto per lo sport e il tempo libero attraverso la riconfigurazione della zona dove attualmente sorge San Siro. L’area, in cui sorgerà un parco pubblico di circa 50 mila metri quadri di verde filtrante, sarà interamente pedonale, con parcheggi totalmente interrati. Molte delle attività ludico-sportive previste, localizzate all’aperto o all’interno di spazi riqualificati, saranno gratuite o convenzionate con il Comune. L’obiettivo è quello di avere una struttura all’avanguardia per innovazione e ecosostenibilità. L’impianto sarà completamente a “impatto zero” e punterà all’eccellenza per quanto concerne l’accessibilità e la stadium experience vissuta dai tifosi, ai quali saranno garantiti sicurezza e comfort, qualità di visione, varietà di servizi e un’atmosfera e un coinvolgimento senza pari.
Nuovo stadio Milan e Inter, è ufficiale. Cosa ne sarà di San Siro?
La scelta del concept de “la Cattedrale” di Populous, azienda nota per aver dato vita a icone del mondo dello sport come lo stadio di Wembley, per la costruzione del nuovo stadio di Inter e Milan è ormai ufficiale, ma per quanto riguarda le tempistiche di costruzione non si sa ancora molto. I due club hanno affermato che l’obiettivo è quello di arrivare ad una presentazione di un progetto completo nel corso del 2022.
In molti, però, si stanno chiedendo intanto cosa ne sarà di San Siro. Lo stadio Meazza sorge infatti nella stessa area in cui verrà realizzato il nuovo distretto per lo sport. In merito non sono ancora state date notizie ufficiali, ma secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport l’ipotesi più plausibile è che possa essere parzialmente demolito dopo i Giochi olimpici invernali del 2026, dato che lì si svolgerà la cerimonia di apertura.