Inter e Milan, nel corso dell’incontro odierno a Palazzo Marino con il sindaco Beppe Sala, hanno fatto il punto sulla questione del nuovo Stadio di Milano, presentando anche degli eventuali alternativi alla costruzione della “Cattedrale” dello studio Populous, la cui partenza sta subendo dei continui ritardi. La nuova struttura dovrebbe essere infatti costruita al fianco di San Siro, che rimarrebbe al centro dei progetti sportivi delle due società, ma le problematiche riscontrate nei mesi scorsi stanno indisponendo le parti, soprattutto quella rossonera, che minaccia di intraprendere una strada diversa in solitudine.
Il summit, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, è durato poco più di mezz’ora. Per quel che concerne la società rappresentata dal presidente Paolo Scaroni e dall’amministratore delegato Giorgio Furlani, si sta valutando un possibile utilizzo dell’area verde del vecchio ippodromo La Maura, non lontana dal quartiere San Siro. Anche il club nerazzurro, rappresentato dall’amministratore delegato Alessandro Antonello, ha un piano B fuori dal comune di Milano, ma quest’ultimo non è stato annunciato “per motivi di riservatezza”. La sensazione è che sussistano dunque già degli accordi preliminari, anche se la priorità della società resta il Meazza.
Nuovo Stadio Milano, Inter e Milan presentano piani B a San Siro: gli scenari
Le strade di Inter e Milan sulla discussione del nuovo Stadio di Milano dunque potrebbero presto separarsi nel caso in cui non arrivi una svolta nella costruzione della “Cattedrale” dello studio Populous. Il timore del sindaco Beppe Sala, in tal senso, è che le due società possano virare i propri interessi altrove, abbandonando San Siro al suo destino. “Da questo incontro viene fuori una cosa evidente: il vecchio Meazza non lo vuole più nessuno. Sono amareggiato da sindaco, cittadino e tifoso, ma era una cosa che avevamo ampiamente capito”, ha affermato come riportato dalla Gazzetta dello Sport a margine di un evento alla Iulm. Le speranze tuttavia non sono spente. “Il processo di autorizzazione per lo stadio vicino all’attuale Meazza va avanti, ma ho chiesto al Milan in due o tre settimane di rispondere alla nostra richiesta o di dirci se abbandonano questa ipotesi”.
L’ipotesi di uno Stadio altrove non aggrada il primo cittadino. “Continuo a desiderarlo in città, ma l’Inter non vede altre aree nel comune. In effetti se per tutte le ipotesi di cui si è parlato non è uscita un’altra area a Milano, è perché probabilmente non c’è. Se i club sceglieranno una nuova area sarà un problema per il comune e non sarà facile, ma facciamo un passo alla volta. È chiaro che a quel punto l’impianto non potrebbe rientrare negli interessi strutturali del comune, l’unica possibilità è aprire a operatori che lo vogliono usare per concerti o eventi”, ha concluso.