Una polemica si è accesa nella puntata di Quarto Grado di venerdì 21 aprile tra il conduttore Gianluigi Nuzzi e l’avvocato Fabio Schembri, il quale difende Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati all’ergastolo per la strage di Erba. In studio si è discusso della richiesta di revisione del processo avanzata nelle scorse ore da Cuno Tarfusser, sostituto procuratore generale di Milano, che ha consegnato un atto che ipotizza che ci sia stato un errore giudiziario.



La trasmissione di Rete 4, da parte sua, ha mostrato quelle che dopo l’11 dicembre 2006 furono le confessioni dei due coniugi, che secondo quanto scritto in una lettera da Olindo sarebbero state rilasciate per “disperazione” e “ignoranza”. I documenti in questione non sono andati giù all’avvocato Schembri. “Le ricostruzioni che mostrate sono parziali. Evidentemente non sono state lette tutte. Se tagliate i pezzi non si capisce perché viene detta una determinata cosa ma soprattutto chi può o meno averla suggerita”, ha affermato. “Visti i tempi televisivi stretti non si può mostrare un’ora e mezza di confessioni”, ha replicato Nuzzi.



Nuzzi vs avv Schembri: “Atteggiamento inaccettabile”. Lo scontro

L’avvocato Fabio Schembri non si è scontrato esclusivamente con il conduttore Gianluigi Nuzzi durante la puntata di Quarto Grado, bensì anche con il giornalista Pietro Colaprico, che è stato accusato di avere riportato dei “dettagli fasulli” in un suo articolo pubblicato su La Repubblica. “Le confessioni le abbiamo lette tutte. Vorrei che la smettessimo di far passare che solo voi avete la conclusione in tasca”, ha ribattuto l’ospite in studio.

Ciò non è stato sufficiente però per fermare il difensore di Olindo Romano e Rosa Bazzi, che ha continuato a interrompere gli interventi dei suoi interlocutori. È per questo motivo che il conduttore Nuzzi ha sbottato. “Non si fa così, non può mostrare arroganza nei confronti di altri ospiti. È un atteggiamento inaccettabile in un programma televisivo. Mi sta ancora parlando di sopra. Non può parlare mentre parlano gli altri, ne ha diritto appena finiscono. Queste sono le regole”, ha concluso.