NYT CONTRO MELONI MA “SMONTA” ANCHE LA RICOSTRUZIONE DEL CORRIERE DELLA SERA
La campagna elettorale è davvero partita: da pochi giorni sono sciolte le Camere dopo la caduta del Governo Draghi e già la “battaglia” mediatica vede Centrodestra a guida Meloni contro il Centrosinistra del segretario Pd Enrico Letta. Nel dibattito già piuttosto “piccato” entra a gamba tesa la stampa estera con due articoli in particolare, sul “Guardian” e soprattutto sul “New York Times”, che prendono “di mira” la possibile vittoria di Fratelli d’Italia alle prossime Elezioni del 25 settembre 2022. Il resoconto però fatto dal “Corriere della Sera” di quell’articolo apparso due giorni fa sul prestigioso quotidiano Usa ha fatto saltare sulla sedia l’autore del pezzo contro Giorgia Meloni: secondo la “rilettura” del Corriere, David Broder nel suo articolo ha parlato della «lunga stabilità garantita dal Governo Draghi». Ebbene, secondo il NYT ciò non è mai stato scritto nel pezzo e sarebbe così una mera invenzione del quotidiano italiano.
«Il Corriere mi cita dicendo che Draghi ha portato ‘lunga stabilità’ – ha scritto su Twitter l’autore Broder, un intellettuale britannico che già in passato si occupò della destra italiana – Ma non ho detto niente del genere, quindi immagino che l’autrice non abbia effettivamente letto il mio articolo». A leggere l’originale in effetti del Governo Draghi si accenna solo quando lo si definisce alla guida di una «coalizione tecnocratica»: l’Italia di questi ultimi anni invece, compresa quella sotto il Governo Draghi, secondo il NYT viene vista come un Paese «fortemente indebitato, socialmente polarizzato e politicamente instabile». Nell’editoriale di Broder viene ripercorsa l’ascesa di Fratelli d’Italia dando però un giudizio già piuttosto caustico sulle intenzioni politiche di Giorgia Meloni: «Il futuro è l’Italia, ed è desolante», non solo, tale evento “sismico” per la politica italiana potrebbe scatenare una sorta di “effetto domino” anche sul resto d’Europa.
MELONI: “FANGO SU DI NOI. ASPETTATEVI DI TUTTO”
Con Giorgia Meloni al Governo, riflette ancora il New York Times, si assiste al «crollo della barriera tra un centrodestra più tradizionale e un’estrema destra ribelle»: la vittoria della ex Ministra dei Giovani vedrebbe per la prima volta un partito di «estrema destra alla guida di una grande economia dell’Eurozona». Alle accuse lanciate dal NYT, riprese poi anche dalla stampa italiana piuttosto “ostile” a FdI, ci ha pensato direttamente Giorgia Meloni nella giornata di lunedì: «Con la campagna elettorale è ripartita, puntuale come sempre, la macchina del fango contro me e Fratelli d’Italia. Aspettatevi di tutto in queste settimane, perché sono consapevoli dell’imminente sconfitta e useranno ogni mezzo per tentare di fermarci», ha scritto su Facebook la Presidente di Fratelli d’Italia.
A sostegno della propria leader anche Ignazio La Russa che al “Corriere” sottolinea, «È solo fango. Scorgo interessati suggerimenti di ambienti italiani di sinistra ancorati alla speranza che un antifascismo strumentale e pronto all’uso possa salvarli». Le polemiche però tra la stampa italiana e il quotidiano made in Usa non sono certo finite qui: all’editoriale al vetriolo del NYT ha infatti risposto un controeditoriale de “Il Giornale” di Augusto Minzolini in cui accusa la stampa americana di aver fatto «demolizione preventiva», orchestrata dal Partito Democratico. «Uno storico britannico del comunismo convinto che il Pci filo sovietico in Italia sognasse una democrazia progressista, che Forza Italia sia di estrema destra e il governo Draghi sia il primo esecutivo post-democratico in Occidente», è l’attacco formulato dal quotidiano di proprietà della famiglia Berlusconi. È ancora Broder a replicare ribattendo alle critiche mosse: «Un articolo su ‘Il Giornale’ liquida il mio articolo sul ‘New York Times’ come lavoro di una voce schierata. Ma non replica a nulla di ciò che in realtà io affermo, al contrario si inventa tre citazioni con solo una vaga connessione all’argomento». E dunque sì, la campagna elettorale è davvero cominciata.