ALLA FINE IL CLAN OBAMA DÀ L’ENDORSEMENT A KAMALA HARRIS: IL VIDEO DELLA TELEFONATA “SHOW” E COSA SI SONO DETTI
Non poteva essere un normale “endorsement” quello più atteso da una settimana in casa Dem e così infatti non è stato: Barack Obama e la moglie Michelle hanno pubblicato sui social il video con la telefonata effettuata a Kamala Harris in una scenetta in stile “Hollywood” (o “Carramba”, in maniera meno aulica, ndr). “The Obamas Call Kamala”, il faro centrale doveva essere la vicepresidente e candidata in “pectore” per sostituire Joe Biden nella sfida a Donald Trump e infatti il video appare così: l’ex Presidente Usa e la moglie non si vedono mai, si sente la loro voce mentre parlano al telefono con una raggiante Kamala, augurandole il pieno sostegno e definendola «la prossima Presidente degli Stati Uniti d’America».
In realtà, per chi conosce bene lo “stile Obama”, il video-endorsement mette ancora al centro l’autocentrismo del “clan” molto influente all’interno del DNC (Partito Democratico Usa): dopo Biden, Nancy Pelosi, i Clinton, gli speaker del Congresso e i vari Governatori Dem, Obama e consorte si sono fatti attendere per una settimana, dando il via a diversi retroscena non ultimo quello di ieri in cui (senza poi smentirlo) sostenevano la difficile sfida che si trova la Harris ora davanti, con i sondaggi che non la premiano e con parte del DNC tutt’altro che “innamorato” della ex procuratrice della California.
«Ah, siete tutti e due insieme, bello sentire entrambi», esclama Kamala Harris nel sentire al telefono la coppia Obama in una scenetta che vuole sembrare spontanea ma che evidentemente si avvicina a quei programmi in stile “real time” che affollano le tv occidentali. «Non posso avere questa telefonata senza dire alla mia bambina Kamala sono orgogliosa di te. Questo sarà storico», sono le parole di Michelle Obama, per giorni indicata come potenziale alternativa proprio a Kamala in caso di ritiro di Joe Biden. È poi l’ex Presidente a prendere parola nel video sottolineando il grande orgoglio nel sostenere la sua candidatura, «non potremmo essere più orgogliosi di appoggiarti e di fare tutto ciò che possiamo affinché tu ce la faccia in queste elezioni e fino allo Studio Ovale». La risposta di Kamala Harris è commossa ed estasiata: «Michelle, Barack, questo significa così tanto per me […] le parole che avete pronunciato e l’amicizia che avete dato in tutti questi anni significano più di quanto io possa esprimere».
Earlier this week, Michelle and I called our friend @KamalaHarris. We told her we think she’ll make a fantastic President of the United States, and that she has our full support. At this critical moment for our country, we’re going to do everything we can to make sure she wins in… pic.twitter.com/0UIS0doIbA
— Barack Obama (@BarackObama) July 26, 2024
COSA SUCCEDE ORA TRA I DEM DOPO L’APPOGGIO DI OBAMA: DECISIVO IL “TICKET” PER LA VICEPRESIDENZA
Il video della “chiamata” degli Obama a Kamala Harris si conclude con una scritta eloquente sui colori della bandiera Usa: «Harris for president». La corsa alla nomination nella Convention Dem del 19 agosto sembra ormai tutta in discesa dopo che donatori, esponenti big dei Dem e gli ultimi due Presidenti Usa in casa DNC hanno dato il loro endorsement per la vicepresidente degli Stati Uniti.
Certo, restano i dissapori e le divisioni che diverse fonti in questi anni hanno confermato sul rapporto tra Obama e Harris, al netto della telefonata dai toni disneyiani pubblicata stamattina. Gli scenari ora cambiano nel senso che a questo punto, con l’appoggio del “clan Obama”, la nomination per sfidare Trump alle Elezioni Presidenziali di novembre 2024 dovrebbe essere una mera formalità. Restano le richieste di parte della sinistra americana di celebrare delle primarie online prima della riunione Dem di Chicago, ma rischiano di rimanere nel “vuoto” per mancanza di tempo e per cercare di compattare il più possibile le “armi” contro i rivali Repubblicani.
Certo l’affaire Obama potrebbe avere una ripercussione sul fronte della prossima decisiva scelta che dovrà porre Kamala Harris prima di cominciare una vera campagna elettorale “lampo” contro Trump: chi sarà il vicepresidente in ticket con Kamala resta ancora un mistero e probabilmente il “peso” degli Obama potrebbe orientare nelle prossime settimane il loro endorsement verso figure più “accettate” dall’ex Presidente Usa. Dal senatore dell’Arizona Mark Kelly al moderato governatore della Pennsylvania Shepiro, l’intento sembra orientato verso un candidato che “completi” la figura di Kamala: donna, nera della costa liberal californiana, potrebbe “chiamare” un vice bianco, nel MidWest e con capacità di attrarre anche il voto moderato deluso dalla presenza di Trump nel GOP.