CAOS DEM: PERCHÈ BARACK OBAMA NON STA SOSTENENDO KAMALA HARRIS? IL FATTORE “DEBOLEZZA” CONTRO TRUMP

Sebbene i vari endorsement arrivati in casa Dem per la vicepresidente Kamala Harris sono stati tutt’altro che “rapidi” (a cominciare dallo stesso Joe Biden che ha “dimenticato” nella lettera del ritiro dalle Elezioni Presidenziali 2024 domenica scorsa di citare il sostegno alla sua vice), un nome su tutti manca ancora all’appello e fa parecchio “rumore”: Barack Obama da giorni si è chiuso in un silenzio quasi assordante, chiedendo – via fonti, non direttamente – le primarie online del DNC (Partito Democratico) e senza dare ufficialmente un endorsement verso colei che nella Convention del 19 agosto a Chicago dovrebbe essere incoronata candidata contro Donald Trump per le Presidenziali di novembre.



Secondo le fonti Dem vicine alla famiglia Biden rilanciate stamattina dal New York Post in esclusiva, vi sarebbe una motivazione più convincente di altre per cui Obama ancora non si espresso in merito al ritiro del Presidente per far posto alla ex procuratrice distrettuale della California: sebbene i rapporti non siano mai stati particolarmente stretti tra i due leader che “parlano” alla comunità afroamericana, in una situazione come quella schizofrenica di una campagna elettorale in casa Dem molti si aspettavano l’appoggio diretto dell’ex Presidente, specie dopo aver fatto pressione (forse anche tramite l’amico George Clooney con la famosa lettera al NYT) perché il suo successore democratico lla Casa Bianca si facesse da parte.



«Barack Obama non ha appoggiato la candidatura presidenziale di Kamala Harris perché non ritiene che possa battere Donald Trump»: così spiega la fonte vicina alla famiglia Biden nel retroscena del NYP per il mancato endorsement, finora, della famiglia Obama. Addirittura l’ex Presidente Usa sarebbe alquanto infuriato con il resto del partito per la scelta ricaduta, per ora solo nominalmente prima della Convention, sull’attuale vicepresidente degli Stati Uniti. «Lui sa che Kamala non può vincere», assicurano ancora le fonti che ritengono Kamala Harris di fatto «incompetente» secondo il giudizio di Barack Obama.



“OBAMA A BREVE SOSTERRÀ KAMALA HARRIS”: SECONDO LA NBC PRESTO SI INCONTRERANNO, MA RESTA IL FATTO CHE FINORA L’ENDORSEMENT MANCA

Dai migranti alle guerre, fino ai diritti: secondo la stessa fonte democratica molto vicino al Presidente (ovviamente anonima) Kamala Harris presto si rivelerà inadatta al ruolo ed è per questo che Barack Obama è restio a concederle l’endorsement. «Aspettate il dibattito… Non sa dibattere. Metterà i piedi in bocca su Israele, Palestina, Ucraina. Dirà qualcosa di veramente stupido», sottolinea sempre il retroscena da Washington.

In queste settimane è emersa una preferenza marcata del “clan Obama” verso il senatore dell’Arizona ed ex astronauta Mark Kelly ma la direzione presa dal partito per l’ex Presidente è del tutto errata, da qui la furia e il silenzio stampa in cui si è chiuso: in ultima analisi, la fonte al New York Post spiega come il progetto di Obama fosse quello di accantonare Biden per far emergere il nome di Kelly, ma sarebbe rimasto “scioccato” quando il Presidente Usa in carica ha dato il suo sostegno pubblico alla vicepresidente. Altre fonti ai media Usa, sempre di marca democratica, sostengono che la messa in “panchina” di Obama nelle strategie per la nomination alla Casa Bianca abbia irritato l’ex Presidente, «Il fatto che Obama sia stato sorpreso da una decisione politica intelligente ha in realtà senso se paragonato alla sua incapacità personale di vedere la politica al di là dei suoi interessi singoli e immediati».

Al netto di veridicità o meno di tali ricostruzioni, un punto è certo: il partito è tutt’altro che unito e questo può solo che fare il gioco di Trump e dei Repubblicani a 100 giorni ormai dalle Elezioni Usa 2024, con il tycoon che oggi ha accusato di “colpo di Stato” la Casa Bianca per le manovre post-Primarie. In “risposta” alle fonti Dem tutt’altro che positive sull’accordo Obama-Harris, la NBC ha scodellato fonti all’opposto che invece prevedono un incontro a breve tra i due leader per rinsaldare il sostegno prima della Convention democratica: «l’ex presidente è in contatto con Harris da quando ha annunciato la sua candidatura alla presidenza e, in privato, ha sostenuto pienamente la sua nomina». Secondo le medesime fonti, oltre all’appoggio che avverrà a breve anche di Michelle Obama, vi sarebbero anche gli assistenti dell’ex Presidente e di Kamala Harris che stanno discutendo «di come farli comparire insieme durante la campagna elettorale, anche se non è stata ancora fissata una data».