Nuova accusa nei confronti del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, da parte dell’ex numero uno Usa, Barack Obama. In occasione della cerimonia funebre in onore del senatore John Lewis, storico attivista afroamericano, il presidente di Chicago ha tenuto un discorso in cui ha accusato l’attuale inquilino dela Casa Bianca, di “attacchi alla democrazia”. Senza mai citare il tycoon, ha poi aggiunto: “Mentre siamo qui – parole riportate dall’agenzia Adnkronos in data 30 luglio – c’è ancora gente che lancia gas lacrimogeni contro i manifestanti e che fa di tutto per negare alle persone il loro diritto di voto. So che questa cerimonia – ha proseguito – è per celebrare la memoria di John Lewis e che alcuni potrebbero dire che non dovremmo soffermarci su certi aspetti, ma John ha speso la sua vita per combattere gli attacchi alla democrazia in America, proprio come quelli che vediamo circolare in questo periodo”.
OBAMA VS TRUMP: “DOBBIAMO CONTINUARE A MARCIARE”
Il discorso di Obama è stato il più lungo e il più toccante fra quelli proferiti dai vari ex presidenti presenti, leggasi Bush, Clinton e Carter: “John è stato il miglior discepolo di Martin Luther King – ha ricordato parlando dell’ultima grande icona dei diritti civili, morto lo scorso 17 luglio a seguito di un tumore – il mentore di molti giovani, compreso me. Ho un grande debito verso di lui e la sua potente visione di libertà”. Per poi ribadire: “Mentre noi siamo qui quelli al potere stanno tentando di scoraggiare le persone dal votare, prendendo di mira le minoranze con leggi restrittive attaccando il diritto di voto con precisione chirurgica, minando persino il servizio postale cui sono stati tagliati i fondi pur di non farci votare. E invece il voto per posta è importante: serve a evitare che le persone si ammalino”. Obama invita la gente a non demordere: “Dobbiamo continuare a marciare. Dobbiamo continuare la battaglia di John e assicurarci che ogni americano sia registrato per votare. Il giorno delle elezioni deve essere una festa nazionale. Pure un operaio o una madre lavoratrice single, deve poter votare”.