Nel giorno in cui a Treviso si tiene una protesta contro l’istituzione dell’obbligo del green pass sul posto di lavoro, La Verità rivela che un giudice ha “demolito” la Consulta: un dipendente di Monte dei Paschi di Siena ha vinto la causa intentata dopo la sua sospensione, scattata perché non voleva mostrare il certificato: il suo allontanamento è stato dichiarato illegittimo.
Il lavoratore di Mps era stato anche privato dello stipendio dal 17 dicembre 2021 al 2 maggio dell’anno dopo. Il caso era scoppiato dopo che la banca aveva imposto dal 2 novembre di tre anni l’obbligo di ritornare a lavorare in presenza per chi era in smart working. A dicembre il dipendente era tornato nella sede di Napoli, senza poter accedere perché non mostrava il green pass, non essendosi vaccinato contro il Covid.
Pertanto, la banca lo aveva considerato assente ingiustificato dal lavoro per 5 mesi. Il dipendente ha fatto causa a Monte dei Paschi di Siena e il giudice della sezione Lavoro del tribunale di Siena gli ha dato ragione venerdì scorso. La sentenza di primo grado è la prima a favore di un dipendente privato e contro un datore di lavoro privato; infatti, le precedenti riguardavano dipendenti pubblici o medici.
GREEN PASS, LA SENTENZA “DEMOLISCE” LA CONSULTA
Maddalena Loy sulle colonne de La Verità si è soffermata anche sulle motivazioni del giudice, il quale ha precisato di condividere il principio in base al quale si limita la libertà delle persone per la collettività, d’altra parte ritiene illegittimo privare di lavoro e stipendio coloro che non hanno il green pass, a fronte delle evidenze scientifiche note quando furono emanati i decreti legge che imponevano il green pass.
Il riferimento della giornalista alla Consulta riguarda l’imminente pronuncia: infatti, deve pronunciarsi in Camera di consiglio sull‘inadempimento dell’obbligo vaccinale delle forze dell’ordine (nella fattispecie la polizia penitenziaria). La sentenza, infatti, ricorda che se la Corte costituzionale ha stabilito che le scelte legislative devono essere soggette a una verifica costante, in virtù del mutamento delle evidenze scientifiche, queste a dicembre di quattro anni fa già indicavano che il vaccino non fermava il contagio Covid.