Sembra destinato ad essere prorogato fino al prossimo 15 giugno, l’obbligo delle mascherine sul luogo di lavoro. E’ questo quanto si evince dal tavolo che si è tenuto oggi fra le parti sociali da una parte, e i ministri del lavoro, sviluppo economico e salute dall’altra. I lavoratori del settore privato, a differenza di quanto accade nel pubblico, saranno quindi obbligati a mantenere le mascherine in caso di situazioni a rischio, ovvero, quando non sarà possibile rispettare la distanza di sicurezza.



Inoltre “in tutti i casi di condivisione degli ambienti di lavoro, al chiuso o all’aperto”, nonché quando sono impiegati al pubblico, come ad esempio nei ristoranti, bar e via discorrendo. Di fatto è stato confermato il “protocollo sulle misure di contrasto e contenimento della diffusione del Covid negli ambienti di lavoro”, fino a metà giugno, dopo di che le varie parti si ritroveranno di nuovo seduti ad un tavolo per eventualmente ridiscutere la manovra ed abolire le mascherine al chiuso.



MASCHERINE A LAVORO, VERSO PROROGA OBBLIGO: I COMMENTI DEI SINDACATI

Il segretario confederale della Cisl, Angelo Colombini, ha commentato: “L’aggiornamento dei protocolli avverrà a metà giugno con i ministeri del Lavoro, della Sanità, dello Sviluppo economico, l’Inail e le parti sociali, perchè alcuni punti sono obsoleti, come la misurazione della temperatura e gli accessi dedicati. Decideremo fino a quando mantenere gli strumenti previsti. I protocolli sono stati in grado di garantire il lavoro e la sicurezza dei lavoratori. Oggi abbiamo confermato l’importanza dell’utilizzo della mascherina dove c’è una presenza promiscua”.



Così invece Francesca Re David, segretaria confederale della Cgil: “Bene il mantenimento della validità del protocollo così com’è in tutte le sue parti, e consideriamo utile fare una successiva e prima verifica a giugno. E’ importante che oggi sia l’Inail che il ministero della Salute nel loro intervento abbiano ribadito che i rischi Covid sono ancora presenti. Riteniamo quindi fondamentale che il Protocollo e i comitati continuino a svolgere il loro ruolo essenziale a fronte di una pandemia che non è purtroppo ancora finita”.