A quasi due dalla comparsa del covid nel mondo, l’obbligo vaccinale sembrerebbe non essere più un tabù. Sono infatti sempre di più gli esperti che stanno strizzando l’occhio appunto all’imposizione per legge del vaccino contro il covid, alla luce di una pandemia che continua a regalare momenti di libertà relativa, alternati ad altri di chiusure e restrizioni. L’Italia è stata la prima nazione ad introdurre l’obbligo vaccinale per tutti i dipendenti sanitari, per poi stabilire l’obbligo del green pass per i dipendenti scolastici, e quindi per tutti i lavoratori in generale.
Da più parti, però, si fanno appelli affinchè le categorie di lavoratori obbligati a vaccinarsi (quindi per cui il green pass non basterebbe), si estendano: «Sono favorevole all’obbligatorietà del vaccino – ha detto a IlSole 24Ore il professor Guido Rasi, ex direttore dell’Ema, agenzia europea del farmaco, oggi consulente del generale Figluolo – ma capisco che non è di facile applicabilità. È però intollerabile che non sia previsto per alcune categorie a partire da chi indossa una divisa o chi lavora a stretto contatto con il pubblico. Chi è a continuo contatto con le persone deve avere l’obbligo a vaccinarsi: dall’’esercito e tutte le forze dell’ordine, ma penso anche a tutti i dipendenti pubblici, almeno a quelli allo sportello o a chi gestisce bar o ristoranti o lavora alla cassa di un supermercato».
OBBLIGO VACCINALE IN ARRIVO? TUTTO DIPENDE DALLA QUARTA ONDATA
L’Italia si trova all’inizio di una nuova ondata, e al momento è difficile sbilanciarsi su quali effetti avrà, se devastanti, come molti temono, o se più moderati rispetto al passato, come altri prospettano. La cosa certa è che la battaglia contro il covid, come ci ripetono ormai da settimane, è tutt’altro che finita, ed è per questo che risultano fondamentali le terze dosi.
Peccato però che fino ad oggi la somministrazione del booster non stia procedendo come sperato, e ciò preoccupa molto in vista dell’inverno, il periodo storicamente più insidioso per il covid. In caso di escalation di contagi non è quindi da escludere l’introduzione di un obbligo vaccinale per altre categorie di lavoratori: la sensazione è che il tutto sarà deciso a settimane, se non a giorni, sicuramente prima della fine dell’anno, quando scadrà lo stato di emergenza.