Andrea Costa, sottosegretario alla Salute, ha preso la parola ai microfoni di “Parliamone”, trasmissione in onda su Rai News 24, per commentare la situazione connessa alla pandemia di Coronavirus in Italia. L’esperto ha chiarito che “oggi siamo davanti a un quadro più positivo, ma dobbiamo comunque valutare quello che può succedere nei prossimi giorni. Qualora qualche regione dovesse passare in zona arancione, le restrizioni non dovrebbero valere per i vaccinati. Ai non vaccinati è giusto garantire il diritto al lavoro e i servizi primari, ma va evitata una nuova chiusura”.
Sul tema dell’obbligo vaccinale introdotto da tempo per il personale sanitario, Costa ha tenuto a sottolineare che la scelta dell’esecutivo è stata compiuta con un’unica finalità, ovvero quella di “mettere al riparo i cittadini e non creare condizioni di rischio per gli utenti dei nosocomi. La tutela della salute degli italiani è sempre al primo posto”.
ANDREA COSTA: “OBBLIGO ESTESO? A OGGI NON CE N’È LA NECESSITÀ, PERÒ SIAMO PRONTI”
Nel prosieguo del suo intervento a “Parliamone”, Andrea Costa ha detto di condividere il pensiero che serva prevenire le scelte, ma è altresì convinto “che il governo l’abbia sempre fatto. L’estensione del Green Pass nella sua applicazione è avvenuta prima in Italia che in altri Stati. Abbiamo sempre provato ad anticipare quelli che potevano essere i segnali. Dobbiamo essere prudenti, il tempo della responsabilità non è ancora finito, come ha affermato il capo dello Stato, Sergio Mattarella. Vanno ancora scrupolosamente rispettate le regole igieniche e, in più, dobbiamo accelerare sulla somministrazione delle terze dosi”.
Si potrebbe registrare l’introduzione dell’obbligo vaccinale? “Qualora ci fosse la necessità di ampliare l’obbligo per includere alcune categorie di lavoratori, senza dubbio lo faremo. A oggi non c’è questo tema, però siamo pronti a farlo, se si palesasse questa esigenza. L’obiettivo primario del Paese è quello di creare le condizioni affinché le attività non tornino a chiudere”.