Gli Stati Uniti d’America introducono l’obbligo vaccinale per gli aspiranti immigrati: la notizia giunge direttamente dalle testate giornalistiche situate dall’altra parte dell’Atlantico. In particolare, le persone che chiedono di immigrare negli USA dovranno dimostrare di essere state vaccinate contro il Coronavirus, come sottolineato dall’U.S. Citizenship and Immigration Services. La nuova politica entrerà in vigore a decorrere dal 1° ottobre, con alcune eccezioni già contemplate all’interno della stessa regola: l’obbligo non varrà per i minorenni che sono troppo giovani per poterlo ricevere, così come per le persone che presentano condizioni mediche tali da escluderle dall’iniezione. Inoltre, è stato delineato anche un processo di deroga per le persone che rifiutano di vaccinarsi per ragioni religiose o simili.
“Se il richiedente non ha ricevuto nessuna delle vaccinazioni elencate (oltre a quella contro il virus SARS-CoV-2, figurano anche quella contro epatite A, poliomielite e varicella, ndr) e le stesse sono appropriate all’età e adeguate dal punto di vista medico, il richiedente è inammissibile nel Paese”, ha detto l’USCIS, che appartiene ufficialmente al Dipartimento della Sicurezza Nazionale.
OBBLIGO VACCINALE PER IMMIGRATI NEGLI USA: SI VA VERSO ALCUNE DEROGHE?
La nuova misura circa l’obbligo vaccinale si applica ai futuri residenti o a chiunque altro debba sottoporsi a un esame medico di immigrazione, che sarà eseguito da medici che l’USCIS designa in prima persona. Tali visite possono essere condotte eventualmente anche all’estero, ma non saranno considerate complete senza un documento che attesti la vaccinazione contro il Coronavirus o una motivazione di mancata vaccinazione che rientri tra le eccezioni e le deroghe.
Chiunque si opponga ai vaccini sulla base di convinzioni religiose o morali potrà richiedere una deroga all’USCIS, ma i futuri immigrati non potranno scegliere quali vaccini rifiutare. “Il richiedente deve dimostrare l’opposizione alle vaccinazioni in tutte le forme, non solo a certe vaccinazioni”, hanno chiarito i funzionari dell’USCIS, che valuteranno le deroghe in forma esclusivamente individuale. Tuttavia, non sono escluse deroghe generali al vaccino per certi gruppi di persone in casi specifici, ad esempio qualora giungano in America da Paesi in cui il vaccino non è disponibile in larga quantità.