Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, è intervenuto in qualità di ospite e in collegamento audiovisivo durante la puntata di “Tagadà”, andata in onda su La7 nel pomeriggio di oggi, lunedì 10 gennaio 2022. Al medico e senatore è stato innanzitutto chiesto se i cento euro di multa una tantum per chi non si vaccina non rappresentino una cifra irrisoria e irrispettosa nei confronti di quei sanitari che, giorno dopo giorno, fronteggiano la pandemia nelle corsie d’ospedale: “No, 100 euro di multa non è troppo poco. I medici facciano i medici e i decisori politici decidano la strategia. Alla fine, pensateci bene: cosa può fare oggi un non vaccinato? Praticamente nulla, fra un po’ nemmeno lavorare”.
Sulla frase pronunciata da Vincenzo De Luca, governatore della Campania, che ha accusato il governo di trattare i bambini come cavie (perché non ha voluto chiudere le scuole, ndr), Sileri ha puntualizzato che la scuola “ha una straordinaria percentuale di docenti vaccinati e in Italia è disponibile il vaccino dai cinque anni in su. Fra i bambini, molti si sono vaccinati e molti si stanno vaccinando. Il generale Figliuolo ha già dato disponibilità maggiore per una diagnostica che possa rintracciare nuovi positivi, ma se una regione ha dei contagi in salita, io posso anche capire che si possa posticipare l’apertura di una scuola. Nel caso di De Luca, non credo abbia fatto bene, perché i numeri sono da zona bianca, ma capisco la paura di avere un rialzo dei contagi e problemi di tracciamento”.
SILERI: “L’OBBLIGO VACCINALE NON SARÀ ABBASSATO, A MENO CHE…”
Ancora a “Tagadà”, il sottosegretario Pierpaolo Sileri ha spiegato che, con la variante Omicron circolante, “a meno che non arrivi una variante più cattiva credo che stiamo andando verso quella trasformazione della pandemia in endemia che attendiamo da due anni”.
Invece, l’obbligo vaccinale per gli over 50 subirà nei prossimi mesi un ritocco verso il basso per quanto riguarda l’età? “No, perché chi va in terapia intensiva oggi ha dai 50 anni in su. Con la Omicron in giro, non credo sia necessario qualcos’altro, a meno che non spunti una nuova variante, peggiore di questa”.