Il nuovo decreto Covid prevede l’obbligo vaccini per i sanitari: dopo l’annuncio in conferenza stampa del premier Mario Draghi, il governo ha messo nero su bianco una norma che disciplina la questione. Medici, infermieri e farmacisti d’ora in poi saranno obbligati a sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid e sono previste delle sanzioni in caso di mancato rispetto della normativa…



Come si può leggere nel decreto Covid, chi non accetta la somministrazione del farmaco anti-coronavirus sarà trasferito negli uffici – in quanto non può stare a contatto con altre persone, a partire dai pazienti – ma non è tutto: nei casi più gravi è possibile la sospensione dallo stipendio. «La vaccinazione costituisce requisito essenziale all’esercizio della professione e per lo svolgimento delle prestazioni lavorative rese dai soggetti obbligati», si legge nel dl.



Obbligo vaccini per sanitari: come funziona

L’obbligo vaccini per sanitari può essere un’eccezione solo in caso di accertato pericolo per la salute, si legge ancora nel decreto Covid, mentre l’elenco degli iscritti è atteso in cinque giorni. Entro dieci giorni dalla data di ricezione degli elenchi, le regioni e le province autonome «verificano lo stato vaccinale di ciascuno dei soggetti rientranti negli elenchi». Se non risulta l’effettuazione del vaccino anti-Covid o la presentazione della richiesta di vaccinazione, è prevista l’immediata segnalazione all’azienda sanitaria locale di residenza dei nominativi dei soggetti che non risultano vaccinati. Una volta ricevuta la segnalazione, «l’azienda sanitaria locale di residenza invita l’interessato a produrre, entro cinque giorni dalla ricezione dell’invito, la documentazione comprovante l’effettuazione della vaccinazione, l’omissione o il differimento della stessa, ovvero la presentazione della richiesta di vaccinazione o l’insussistenza dei presupposti per l’obbligo vaccinale». Senza la presentazione della documentazione, l’azienda sanitaria locale inviterà formalmente l’operatore sanitario a sottoporsi alla vaccinazione. Decorsi i termini, «l’azienda sanitaria locale competente accerta l’inosservanza dell’obbligo vaccinale e ne dà immediata comunicazione all’interessato, al datore di lavoro e all’Ordine professionale di appartenenza». Successivamente è prevista la sospensione – senza retribuzione – o il trasferimento a mansioni differenti.

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