«Siamo stati i primi sull’obbligo per i sanitari,poi la Francia e altri Paesi ci hanno seguito. L’obbligo non è una scelta determinata e certa,ma uno strumento che abbiamo e se necessario andrà attuato senza paura»: così ha parlato il Ministro della Sanità Roberto Speranza nell’intervista al Corriere della Sera che introduce i temi del G20 della Salute in apertura oggi a Roma. Dopo il via libera dato dal Premier Draghi la scorsa settimana in conferenza stampa, il Governo ora valuta per i prossimi mesi l’introduzione di nuove regole sul Green Pass ed eventualmente anche l’obbligo vaccinale (qualora l’Ema dovesse definire il vaccino anti-Covid un farmaco d uso comune e non più “sperimentale”).



Per il leader di LeU la questione dell’obbligo ancora non è stata decisa al 100%, ma ammette «Se difesa del diritto alla salute e necessità di evitare nuove privazioni di libertà ci dovessero portare a questa soluzione, non ci fermeremo». Tradotto, se la pandemia dovesse “rialzare” la testa nelle prossime settimane, l’obbligo – come già il Green Pass era stato presentato in questi termini – potrebbe evitare nuovi lockdown o zone rosse. Ancora più esplicito, Speranza nel messaggio di apertura al G20 della Salute aggiunge «O si rafforza ancora la campagna vaccinale, o si è costretti a immaginare che a un certo punto bisognerà usare misure del passato. […] Il governo terrà conto del quadro epidemiologico e delle ospedalizzazioni, con particolare attenzione alle terapie intensive e al numero dei decessi, la cosa più drammatica».



SALVINI CONTRARIO ALL’OBBLIGO VACCINI TOUT COURT

Chi non è del tutto concorde con il proprio alleato di Governo è Matteo Salvini, leader della Lega intervenuto stamattina al Forum Ambrosetti di Cernobbio (a fianco agli altri leader, Enrico Letta, Giorgia Meloni, Maristella Gelmini e Luigi Di Maio). Ieri assieme ai Governatori leghisti ha formulato 5 proposte sul piano vaccini, Green Pass e tamponi, aprendo all’obbligo vaccinale ma solo per alcune categorie: oggi lo ha confermato con queste parole, «La Lega resterà in questo governo per non lasciare l’Italia a Pd e 5 Stelle, ma ci sono alcuni punti non contrattabili come l’obbligo vaccinale. Sull’obbligo vaccinale tout court su tutta la popolazione italiana non siamo e non saremo mai d’accordo». Giovedì è convocata la Cabina di regia a Palazzo Chigi per dirimere la questione vaccino obbligatorio e Green Pass, con Salvini che giudica necessario prima di tutto garantire «i tamponi gratuiti per chi non vuole o non può vaccinarsi». Governo spaccato sull’obbligo? Al momento la dialettica corre, ma Salvini garantisce lealtà piena al Governo e a Draghi, «Bisogna andare avanti con la campagna informativa, mettere in sicurezza gli anziani, bisogna continuare a mantenere buonsenso ed equilibro. Non penso ci sia la necessità di intervenire con ulteriori costrizioni o limitazioni. Gli italiani stanno rispondendo con estremo buonsenso e intelligenza, non penso servano ulteriori limiti se i vaccini funzionano come credo e spero. Farò a breve la seconda dose, dovremmo passare un autunno tranquillo».

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