LA SENTENZA DELLA CONSULTA “SALVA” L’OBBLIGO VACCINO

L’obbligo del vaccino è costituzionale: era attesa da giorni la sentenza della Corte Costituzionale circa i diversi ricorsi esercitati da altrettanti Tribunali per quanto riguarda l’obbligo del vaccino anti-Covid introdotto dal governo Draghi nel 2021 per alcune categorie professionali (sanitari, insegnanti, forze dell’ordine etc.) e tutti i cittadini over 50. Ebbene, la sentenza della Consulta è giunta tramite comunicato di oggi 1 dicembre 2022, anche se occorrerà attendere settimane prima che vengano rese note le motivazioni dietro alla scelta optata dai giudici della Corte: «ritenuto inammissibile, per ragioni processuali, la questione relativa alla impossibilità, per gli esercenti le professioni sanitarie che non abbiano adempiuto all’obbligo vaccinale, di svolgere l’attività lavorativa, quando non implichi contatti interpersonali», si legge nelle righe righe della sentenza giunta attorno alle ore 20 di giovedì 1 dicembre 2022.



Sono state ritenute ragionevoli e non sproporzionate le scelte del legislatore «adottate in periodo pandemico sull’obbligo vaccinale del personale sanitario»: secondo i giudici della Corte Costituzionale, a fronte dei vari ricorsi presenti contro l’obbligo del vaccino (ricordiamo decaduto dal 1 novembre 2022 per volontà del nuovo Governo Meloni), vengono ritenute ugualmente non fondate «le questioni proposte con riferimento alla previsione che esclude, in caso di inadempimento dell’obbligo vaccinale e per il tempo della sospensione, la corresponsione di un assegno a carico del datore di lavoro per chi sia stato sospeso; e ciò, sia per il personale sanitario, sia per il personale scolastico».



“OBBLIGO VACCINO TUTELA DELLA SALUTE”: RESPINTI TUTTI I RICORSI

In attesa di capire quali saranno le motivazioni della Corte Costituzionale per la sentenza attesa da tempo dopo i ricorsi dei singoli Tar, il titolo stesso del documento emesso dopo la camera di consiglio della Consulta “anticipa” il tema chiave: «obbligo vaccinale a tutela della salute». È per questo motivo dunque che la Corte avrebbe ritenuto inammissibili e infondate le questioni sollevate da ben cinque uffici giudiziari: nel pomeriggio alcuni gruppi no vax sono venuti a protestare sotto il Palazzo della Consulta in nome della «libertà di autodeterminazione».



Oltre alla sentenza, il tema della protesta riguarda le circa due milioni di sanzioni che scatteranno da oggi per chi era tenuto a vaccinarsi per legge prima dell’1 novembre 2022 e che invece non ha ritenuto aderirvi. Come riporta l’ANSA, «scadono infatti i 180 giorni fissati per giustificare il mancato adempimento all’obbligo vaccinale. Si tratta di professori, operatori sanitari, forze dell’ordine e over 50 che dovranno pagare multe pari a 100 euro a testa». La Regione che avrà più multe ai no vax è il Friuli Venezia Giulia, seguito da Calabria, Abruzzo (secondo i dati emessi dal Ministero della Salute): le Regioni invece con maggiori percentuali di vaccinazioni over 50 sono state Puglia, Lazio, Toscana e Molise.