Non mi considero un grande esperto della saga infinita di Star Wars, fatta di film (credo almeno 9) e tanto altro, e quindi ho guardato i sei episodi della nuova serie tv Obi-Wan Kenobi, pezzo forte del sempre più competitivo catalogo della Disney+, consapevole di non poter stabilire con certezza ogni connessione e/o incongruenza con le numerose vicende dell’universo di “guerre stellari” raccontate nel corso degli ultimi trent’anni. Così, superando quel sottile confine che separa una produzione per ragazzi da un prodotto destinato allo svago degli adulti, ho guardato Obi-Wan Kenobi libero da condizionamenti e forse proprio per questo posso dire che è una serie di grande qualità, con straordinari effetti speciali e una trama avvincente.
L’Impero, caduto nelle mani del cattivo Darth Vader, dà la caccia agli ultimi Jedi, sopravvissuti alla guerra dei cloni. Gli uomini e le donne agli ordini del Grande Inquisitore cercano in particolare lo Jedi più autorevole e famoso, Obi-Wan Kenobi, che si nasconde sul pianeta Tatooine. Il maestro Jedi è invecchiato, si sostiene con un modesto lavoro e vive sotto falso nome, però continua a vigilare da lontano sulla crescita di Luke, uno dei due figli gemelli di Anakin, affidato alle cure di una famiglia del posto. Obi-Wan, però, non dispone più del potere di controllare la forza con la mente così come non si esercita nel combattimento con la spada laser luminosa.
Per questo motivo cerca di resistere alla richiesta dei genitori adottivi di Leia, la sorella gemella di Luke e principessa di Alderaan, quando questi lo implorano di ritrovare la figlia rapita da una banda di ricattatori. La bambina, intelligente e vivace, in realtà è finita nelle mani degli inquisitori che intendono usarla come esca per stanare proprio Obi-Wan. Nel tentativo di scoprire dove è tenuta nascosta la bambina, il maestro rientra in contatto con la rete degli oppositori, che decidono di aiutarlo. Ma soprattutto Obi-Wan ritrova i suoi poteri e le energie per combattere.
Personaggio centrale della storia è stavolta la Terza Sorella, la più determinata a dare la caccia allo Jedi. Aspira a prendere il posto del Grande Inquisitore e sa che per ottenere i favori del capo deve consegnargli il suo ex maestro. Il duello finale tra Vader e Obi-Wan è forse la scena più bella e coinvolgente della serie. Ma anche i dialoghi tra il saggio maestro Jedi e la piccola Leia contribuiscono a ispessire una trama che ha già gettato le basi per numerose nuovi stagioni.
Nel ruolo di Obi-Wan ritroviamo dopo diversi anni l’attore scozzese Ewan McGregor (Trainspotting, Moulin Rouge!, Star Wars), mentre sono da segnalare Indira Varma (Trono di Spade, Roma) nei panni di Tala Durith, l’ufficiale imperiale che aiuta Obi-Wan a recuperare Leia, e O’Shea Jackson Jr. (Swagger), che interpreta Kawlan Roken, il leader della rete del Cammino, che aiuta Obi-Wan e la piccola principessa a scappare dall’Impero. Altra segnalazione per Moses Ingram (La regina degli scacchi) nel ruolo di Reva, l’implacabile Terza Sorella.
La regia dell’intera serie è stata affidata alla canadese Deborah Chow, soggetto e sceneggiatura sono ovviamente curati direttamente da George Lucas, il creatore di Star Wars e Indiana Jones, così come la produzione è stata affidata alla Lucasfilm.
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