Lo scorso dicembre è stata approvata all’unanimità in Parlamento la legge 193/2023 sull’oblio oncologico e a breve arriveranno anche i rispettivi decreti attuativi. Una norma che, come riportato da Il Sole 24 Ore, dà alle persone che sono guarite da un tumore il diritto di non fornire informazioni e di non subire indagini in merito alla loro storia clinica nel momento in cui fanno richiesta per un mutuo o un’assicurazione, così come quando si propongono per un’adozione oppure per un lavoro anche tramite concorso. L’obiettivo è insomma quello di evitare discriminazioni. 



Il provvedimento coinvolgerà, secondo le stime, circa 1 milione di italiani. Si tratta di quei pazienti che hanno concluso i trattamenti sanitari per la cura di un tumore da almeno dieci anni, senza avere recidive. Anche se l’arco temporale di riferimento varierà in base a diversi fattori stabiliti nella legge: sarà dimezzato, ad esempio, per coloro che hanno meno di 21 anni. Per determinati tipi di cancro, come quello del collo dell’utero e al testicolo, sarà rispettivamente di 5 e 1 anno, indipendentemente dall’età. In base a questi parametri medici, le aspettative di vita sono le medesime di qualsiasi altra persona.



Come richiedere l’oblio oncologico

I pazienti che hanno diritto all’oblio oncologico potranno, secondo la nuova legge, presentare istanza “ad una struttura sanitaria pubblica o privata accreditata o ad un medico dipendente del Servizio sanitario nazionale nella disciplina attinente alla patologia oncologica di cui si chiede l’oblio o al medico di medicina generale oppure al pediatra di libera scelta”. Il modello per effettuare la richiesta è contenuto in un allegato del decreto con a corredo l’informativa sul trattamento dei dati personali. È disponibile inoltre anche un facsimile. 



Successivamente alla presentazione dell’istanza, se sussistono i requisiti, la persona riceverà il proprio certificato entro 30 giorni. “Si certifica che il diretto interessato ha maturato i requisiti previsti dalla legge 7 dicembre 2023, n. 193 per il riconoscimento del diritto all’oblio oncologico”, questo quanto reciterà il documento a tutela della privacy.