L’Occidente comincia a dubitare di Zelensky e delle reali possibilità di vittoria da parte dell’Ucraina contro la Russia, nell’ambito di una guerra che si trascina ormai da oltre 130 giorni. Lo scorso fine settimana, infatti, le forze ucraine si sono ritirate da Lysychansk, consentendo a Putin di giungere alla “completa liberazione” della repubblica popolare di Lugansk. Secondo il “Telegraph”, le speranze di una controffensiva di natura militare da parte dell’Ucraina sono attualmente riposte nella regione di Kherson, dove sono stati centrati importanti obiettivi.



Tuttavia, l’Occidente riteneva che l’Ucraina sarebbe stata in grado di schierare brigate addestrate ed equipaggiate entro l’agosto di quest’anno, ma, si legge nel servizio, “molte nuove reclute ucraine, compresi gli irregolari della Difesa Territoriale, sono state inviate in modo frammentario nel Donbass per arginare l’offensiva russa. Non è chiaro se le nuove brigate esistano, né quando raggiungeranno la linea del fronte, se mai lo faranno, e tutto ciò si inserisce in una battaglia ancora più grande per l’opinione pubblica internazionale”. Sì, perché una vittoria dell’offensiva ucraina sarebbe vista come una rivendicazione della politica sostenuta dalla Gran Bretagna, dalla Polonia e – per ora – dall’amministrazione di Joe Biden negli Stati Uniti.



L’OCCIDENTE E I DUBBI SULL’UCRAINA: C’È CHI PENSA CHE SOSTENERE ZELENSKY CONTRO LA RUSSIA SIA INUTILE

Tuttavia, afferma ancora il “Telegraph”, circolano alcune voci secondo cui gli USA, la Germania e Parigi si starebbero convincendo del fatto che sostenere l’Ucraina sia ormai inutile. Infatti, eccezion fatta per le ritirate russe da Kiev a marzo e da Kharkiv a maggio, le battaglie si sono concluse quasi interamente a favore della Russia. Di fatto, “finché l’esercito ucraino non comincerà a circondare i russi, i realisti autoproclamati si sentiranno rivendicati e le loro richieste di un cessate il fuoco e di un accordo a favore di Mosca guadagneranno terreno presso i governi”.



L’Ucraina ha quindi bisogno di una vittoria, urgentemente. Volodymyr Zelensky ha affermato in un colloquio con i suoi alleati occidentali che vorrebbe porre fine alla guerra entro Natale, ma è chiaro che, per rendere traguardabile tale obiettivo, servirà iniziare da subito a invertire la rotta sul piano militare e giungere a un importante successo entro l’autunno.