Guerra in Ucraina, Nazioni tra i due blocchi

La competizione tra le grandi potenze si è acuita con la guerra in Ucraina. Da una parte l’Occidente, gli Usa, l’Europa, fronte unito nel quadro Nato, analizza il Die Welt. Dall’altra parte, la Russia e i suoi potenti alleati come la Cina. Nel mezzo ci sono paesi come l’India, la Turchia o il Sudafrica, che a tratti prendono una direzione, a tratti un’altra. L’obiettivo dell’Occidente è attirarli nel campo liberal-democratico. Ma qual è la situazione attuale? In Turchia, la lotta per l’autonomia strategica può essere fondamentale, in attesa di comprendere i risultati delle elezioni in primavera.



In Arabia Saudita, la crisi energetica ha portato nuovo potere, così come negli altri Stati del Golfo. Si tratta infatti dei più importanti fornitori mondiali di petrolio, con l’Arabia in testa. I prezzi della benzina stanno aumentando a causa della guerra in Ucraina e così il Paese continua ad arricchirsi. L’India è la più grande democrazia del mondo: il primo ministro Narendra Modi finora non ha però condannato la guerra, con il Paese che non sostiene le sanzioni contro la Russia. India e Russia hanno mantenuto stretti legami sin dalla Guerra Fredda, con importazione di armi e non solo. L’India sta continuando ad acquistare il petrolio russo, con la reazione indignata dell’Occidente.



Tutti i Paesi in bilico

Tra Occidente-Usa e Russia-Cina, altri Paesi sono in bilico. Non solo Turchia, Arabia Saudita e India: c’è anche l’Indonesia, il Paese più grande del sud-est asiatico, nonostante l’Occidente sia ora concentrato sullo sviluppo delle relazioni con India e Cina. Nel 2023, l’Indonesia presiederà i dieci paesi dell’ASEAN e potrebbe rappresentare indirettamente gli interessi dell’Occidente. Il Brasile, dopo il cambio di governo da Jair Bolsonaro a Luiz Inácio Lula da Silva, è in contrasto con la posizione occidentale e ha chiarito che intende l’Ucraina in parte responsabile dell’attacco della Russia.



Il presidente Andres Manuel Lopez Obrador è svanita completamente sostiene la non interferenza del Messico nei conflitti internazionali, ma ciò non gli impedisce di prendere posizione, ma la battaglia sulle migrazioni con gli Stati Uniti eclissa tutto il resto. Il Sud Africa è impegnato in un’esercitazione militare congiunta con la Russia e la Cina. Il governo sudafricano ha dichiarato di non vedere “alcuna ragione” per prendere in considerazione le sanzioni contro la Russia, nonostante gli yatch di oligarchi nel proprio territorio.