Periferia di Piacenza: un altare domestico fatto con un teschio umano, idoli pagani, rune celtiche. Lo ha trovato la polizia in un blitz nel corso di una indagine che si occupa di sette sataniche ed esoteriche, coordinata dal pm Matteo Centini. Tre persone denunciate, al momento per il reato di ricettazione. Ma il fenomeno sembrerebbe più complesso. È coinvolta infatti una donna, che svolgerebbe il ruolo di sacerdotessa, con il compito di coinvolgere persone online per assoggettarle con l’uso di droghe. Tentativo di truffa o autentica setta satanica? Secondo quanto ci ha detto l’esperto di questi fenomeni, il giornalista e scrittore di Tv2000 David Murgia, Piacenza è già stata, negli anni 20 del Novecento, al centro di un drammatico caso di satanismo, che si svolse all’interno di un monastero, passato alla storia come il caso “dell’ossessa di Piacenza, un classico della possessione diabolica, sulla quale furono praticati tredici esorcismi nel santuario della basilica di Santa Maria di Campagna” che causò diverse morti misteriose, compresa quella del vescovo, a opera, dice Murgia, del demonio stesso. Abbiamo parlato di questi fenomeni con padre Paolo Carlin, frate cappuccino esorcista per le diocesi di Ravenna e Faenza e considerato l’erede del più importante esorcista italiano, padre Amorth. Casi come questo di Piacenza sono eventi rari o ce ne sono molti di più di cui magari non veniamo a conoscenza? “Basta vedere il fenomeno massiccio dei cosiddetti maghi, delle cartomanti, delle sette occulte, che attirano molti giovani, o fenomeni di associativismo occulto di adulti. Purtroppo sono in aumento perché assistiamo all’abbattimento dei criteri oggettivi e infallibili che sono di Dio. A questo punto, eliminato Dio, lo si va cercando in poteri oltre natura, cosa che porta poi le persone in queste situazioni. Nel caso che lei mi cita di Piacenza, è evidente che quello che si teneva in questa casa era opera di gente che non credeva in Dio”. Eliminato Dio, l’uomo ha comunque il bisogno di cercare una alternativa perché, ci dice ancora padre Carlin, la sua natura è trascendente, l’uomo è corpo e spirito, e quando questa sua natura viene negata o viene impedita la ricerca della Verità con la V maiuscola, che risiede solo in Dio, “si finisce a rincorrere “le creature o Satana stesso”.
IL DIAVOLO È UNA PERSONA REALE
“Satana è una creatura, fare pratiche in situazioni occulte per aggiungere poteri e facoltà che la natura umana non ha fa cadere la gente in braccia al Demonio, che certamente esaudisce queste richieste ma le esaudisce in modo da distruggere l’uomo stesso”. Viceversa, ci spiega il frate cappuccino, quando si cerca Dio si mettono nelle Sue mani le sofferenze e i problemi come ha fatto Gesù con il Padre, ed è tutta un’altra prospettiva: “Se manca Dio l’uomo ricade su se stesso, casca nel Maligno che esalta l’orgoglio, l’egoismo”. Viene da chiedersi, visto che il male esiste da sempre e di male nel mondo ce ne è già tantissimo, perché il Diavolo ha bisogno di essere invocato, visto che il suo compito lo compie già egregiamente, purtroppo: “È l’uomo che lo invoca, che crea queste sette per arrivare in modo esoterico ad avere poteri che non ha. L’uomo con la sua natura non ha facoltà di condurre la vita di gloria, potere e denaro che tanti desiderano, se non con il difficile e faticoso lavoro di tutti i giorni. Ma se vuoi evitare la fatica, ricorrendo al demonio riesci a spese degli altri a fare carriera e soldi. È l’uomo che è causa del suo male, il maligno ne è origine, l’uomo che invoca il diavolo lo rende concreto”. Un fenomeno in aumento, come anche certo neo paganesimo: “In aumento nella misura in cui si abbandona Dio, aumenta la possibilità di cadere nelle trappole del Maligno. C’è chi dice che è solo una figura, anche in alti vertici della Chiesa lo si dice, ma se è solo una figura resta da spiegare dove è l’origine del male. L’uomo nasce buono, poi cade nel male. Il Diavolo è un essere personale, come diceva San Paolo VI, un essere spirituale pervertito e pervertitore che cerca di sedurre”. L’ultima domanda è allora che cosa è un esorcista, ce lo immaginiamo come una figura di grande forza, dalla fede più forte di ogni altro cristiano visto che deve combattere il Maligno in persona: “Non è esatto, la fede va coltivata. La fede significa affidamento in qualcuno, chi crede in Dio crede in un Dio incarnato. La fede si coltiva con l’ascolto, il dialogo e i sacramenti che sono la nostra corazza contro il male. Se studiamo e seguiamo i vangeli sappiamo riconoscere le tentazioni, dobbiamo dialogare costantemente con Dio e c’è il modo per tutti in una relazione stretta con Gesù, ognuno nel suo ruolo e compito di combattere il male, non solo noi esorcisti”.