Cortocircuito tra antifascisti, probabilmente dovuto all’ignoranza che spesso segna i centri sociali più schierati. E’ successo che i militanti del centro sociale milanese Circolo dell’Hotel abbiano occupato lo spazio prove della compagnia teatrale Dario Fo e Franca Rame in via Bordighera nel capoluogo lombardo. Probabilmente quei due nomi storici della sinistra anni 70 non dicono più nulla ai giovani “di sinistra” di oggi e così, in concomitanza con il comizio di Salvini di sabato scorso, hanno deciso di occupare lo spazio, anzi “okkupare” come dicono loro. Jacopo Fo, figlio della coppia scomparsa, è rimasto allibito dal gesto che era stato firmato dai militanti del centro sociale con un eclatante slogan: “Qui nessuno arretra contro fascismo e capitalismo costruiamo comunità resistenti” aggiungendo che “in concomitanza con la pagliacciata del ministro degli interni un nuovo spazio in città viene liberato, un gruppo di ragazzi studenti e lavoratori antifascisti e anticapitalisti occupano uno spazio resistente contro il fascismo dilagante”.

LA RISPOSTA DI JACOPO FO

Jacopo Fo, un po’ confuso, ha commentato che “Mi sembra un po’ strano fare antifascismo colpendo chi dai fascisti e dallo Stato ha subito ogni sorta di violenza e sopruso”. Tra occupanti e occupato si è poi sviluppato un dibattito online. I primi hanno chiesto che senso abbia tenere un “edificio chiuso e abbandonato, in una città dove i bambini che vengono qua scappando dalle guerre dormono per strada. Siamo ritornati in possesso di questo spazio dopo un procedimento giudiziario”; Jacopo fo a sua volta ha detto che “dovresti informarti su quel che abbiamo fatto nella nostra vita per i diseredati prima di sparar giudizi. Vedi ad esempio i soldi del premio Nobel devoluti fino all’ultima lira per i disabili… Come è facile criticare…”. Insomma, se Dario Fo e Franca Rame sapessero di essere diventati obbiettivo degli antifascisti…