COMMISSIONE UE CRITICA L’ITALIA: “FACCIA SBARCARE LA OCEEAN VIKING”. MELONI “RISPETTATE TUTTE LE LEGGI”

Il caso dei migranti sulla Ocean Viking si allarga sempre di più sul fronte internazionale e ora anche la Commissione Europea interviene direttamente sulla “contesa” tra Francia e Italia per quanto riguarda la nave della Ong SOS Mediterranee: «La Commissione europea chiede lo sbarco immediato, nel luogo sicuro più vicino, di tutte le persone soccorse e che si trovano a bordo della nave ‘Ocean Viking», si legge nel comunicato ufficiale di Bruxelles “contro” le decisioni del Governo italiano. «La situazione a bordo della nave ha raggiunto un livello critico e deve essere affrontata con urgenza per evitare una tragedia umanitaria», continua la Commissione Europea sottolineando «L’obbligo legale di soccorrere e garantire la sicurezza della vita in mare è chiaro e inequivocabile, indipendentemente dalle circostanze che portano le persone a trovarsi in una situazione di pericolo».



Solo al termine del comunicato, la Commissione diretta da Ursula Von der Leyen richiama il principio leale di collaborazione invitando gli Stati membri «a collaborare per garantire una risposta comune, attribuendo la massima importanza e considerazione primaria alla sacralità della vita». La Francia ancora non ha assegnato un porto ufficiosamente ai 234 migranti a bordo della Ocean Viking, dall’Italia prosegue invece la linea ferma circa la richiesta che anche l’Europa possa farsi carico delle responsabilità: «Il governo italiano sta rispettando tutte le convenzioni internazionali e il divieto imposto a queste navi Ong di sostare in acque italiane, oltre il termine necessario ad assicurare le operazioni di soccorso e assistenza dei soggetti fragili, è giustificato e legittimo», ha spiegato oggi la Premier Meloni incontrando gli eletti FdI. Secondo la Presidente del Consiglio, «Le persone sono salite a bordo in acque internazionali trasbordando da altre unità navali di collegamento e la nave che li ha presi in carico è attrezzata ed equipaggiata per ospitarli e provvedere a tutte le loro esigenze di accoglienza. Giuridicamente, dunque, non parliamo di ‘naufraghi’, qualifica che ricorrere invece in regime di SAR»; rispondendo tanto alla Francia quanto alle critiche europee, la leader di Fratelli d’Italia conclude «Il tema della legalità che consideriamo un tratto distintivo di questo governo: bisogna tornare a rispettare le regole e questo vale per ogni ambito. È finita la repubblica delle banane in cui si vessano i cittadini e che piace tanto alla sinistra: si può fare tutto, nel rispetto delle leggi e nel rispetto degli italiani che le leggi le rispettano».



MIGRANTI, CAOS FRANCIA-ITALIA SULLO SBARCO DELLA OCEAN VIKING

Appena chiusa la “pratica” delle tre navi Ong in Sicilia (Rise Above, Geo Barents e Humanity 1) ecco tornare la “tempesta” sull’Italia sul fronte migranti: la soluzione che sembrava essere ormai delineata sullo sbarco della nave Ocean Viking (Ong Sos Mediterranee) si è improvvisamente complicata dopo la durissima posizione espressa da Olivier Veran, portavoce del governo francese. Il Governo di Francia aveva cominciato ieri la decisione di accogliere i 234 migranti a bordo della Ocean Viking, con possibile sbarco nel porto di Marsiglia, frutto dell’accordo raggiunto a livello informale tra la Premier Giorgia Meloni e il Presidente Emmanuel Macron a margine della Cop27 in Egitto. «Di fronte al silenzio assordante dell’Italia, abbiamo chiesto alla Francia di assegnare un porto sicuro all’Ocean Viking, che dovrebbe arrivare in acque internazionali vicino alla Corsica il 10 novembre», era stata la posizione espressa ieri dalla Ong SOS Mediterranee.



A quel punto Parigi aveva espresso volontà di occuparsi di quella imbarcazione, rendendo a frutto l’accordo di ridistribuzione siglato anni fa in Europa (ma che l’Italia continua a ritenere insufficiente in quanto non vi è un’obbligatorietà nell’assumersi), tanto che Palazzo Chigi con la Premier Meloni faceva sapere in una nota «Esprimiamo il nostro sentito apprezzamento per la decisione della Francia di condividere la responsabilità dell’emergenza migratoria, fino ad oggi rimasta sulle spalle dell’Italia e di pochi altri Stati del Mediterraneo, aprendo i porti alla nave Ocean Viking. È importante proseguire in questa linea di collaborazione europea con gli Stati più esposti per la loro collocazione geografica, così da trovare una soluzione condivisa e comune, per fermare la tratta degli esseri umani e gestire in modo legale ed equilibrato il fenomeno migratorio che ha assunto dimensioni epocali. L’emergenza immigrazione è un tema europeo e come tale deve essere affrontato, nel pieno rispetto dei diritti umani e del principio di legalità».

MELONI-MACRON, GLI ATTRITI SUI MIGRANTI: PROSEGUE L’EMERGENZA

Poi qualcosa è cambiato e non di poco visto il livello di asprezza delle parole usate da Veran nell’intervista a “Franceinfo”: «La Ocean Viking si trova attualmente nelle acque territoriali italiane. Ci sono regole europee chiare. Vogliamo che l’Italia rispetti i suoi impegni». Non solo, per il portavoce di Macron, «La nave umanitaria è destinata ad essere accolta in Italia. L’atteggiamento del governo italiano è inaccettabile […] Ma i meccanismi diplomatici sono ancora in azione nel momento in cui vi parlo, quindi non posso andare oltre». Secondo la Francia, l’Italia deve rispettare i propri impegni europei accogliendo i 234 migranti soccorsi nel Mediterraneo ormai 19 giorni fa, «nessuno lascerà che questa barca corra il minimo rischio, ovviamente per chi è a bordo». Nel giro di 24 ore insomma Parigi ci ripensa e prova a inchiodare l’esecutivo italiano, specie davanti agli occhi europei con una Commissione Ue già “baccchettatrice” dell’operato italiano sui migranti per il caso Humanity 1.

«Siamo diretti verso la Francia. Soluzione entro 24-48 ore», fanno sapere direttamente dalla nave Ocean Viking facendo dunque intendere che alla fine la Francia comunque si prenderà cura dei 234 migranti a bordo. Macron però deve fare i conti con parte del suo Parlamento del tutto contrario all’accoglienza della nave Ong: non solo, già in passato sul caso della nave Aquarius nel 2018 – anch’essa della Sos Mediterranée, tra l’altro – dopo il rifiuto del Governo italiano con il Ministro Salvini, fu la Spagna a prendersi carico della nave visto il “no” secco dettato dalla Francia di Macron. «L’Italia non può farsi carico da sola dell’accoglienza», ribadiva solo qualche giorno fa il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto dopo un bilaterale con l’omologa Laurence Boone. Il tema è dunque tutt’altro che risolto, con Francia e Italia in “teoria” sulla stessa linea per quanto riguarda l’accoglienza con necessaria redistribuzione europea: gli attriti di queste ultime ore sulla Ocean Viking sembrano dunque più un “tema” di politica interna francese, che un’effettiva chiusura delle relazioni italo-francesi sul fronte migranti. L’emergenza in Italia resta comunque altissima, con i rifugiati appena sbarcati dalle tre navi Ong tra Catania e Reggio Calabria ma con diversi altri pronti ad arrivare nei prossimi giorni con altre imbarcazioni umanitarie: inoltre, v’è da capire quale destino avranno Humanity 1, Geo Barents e Rise Above dopo lo sbarco segnato da difficili rapporti diplomatici con le autorità italiane.