L’ex ministro dell’interno, Matteo Salvini, è tornato a parlare della Ocean Viking dopo che l’imbarcazione ong ha ricevuto il lasciapassare per lo sbarco. Dal raduno leghista di Pontida, in corso proprio in questi istanti, il leader del Carroccio ha spiegato: «I migranti? Ce ne sono decine di migliaia che a parole sarebbero dovuti già partire e andare all’estero. Noi vogliamo il governo del popolo contro il governo del palazzo. Il popolo può raccogliere firme, proporre leggi e referendum. Ogni mese faremo un’iniziativa diversa in ogni regione italiana». Secondo Salvini, con l’avvento del nuovo esecutivo composto da esponenti del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico, l’Italia torna ad essere “un campo profughi”: «Lo vedremo nelle prossime settimane – afferma – le ong hanno festeggiato. Se smonteranno il decreto sicurezza sarà un’altra occasione di referendum, perché sia il popolo ad opporsi alle scelte del palazzo. Sull’immigrazione la vedo grigia nei prossimi mesi, la vedo male». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



OCEAN VIKING A LAMPEDUSA: ALTRI SBARCHI NELLA NOTTE

Notte di sbarchi quella appena passata in quel di Lampedusa. Oltre agli 82 migranti trasbordati con le motovedette dalla Ocean Viking, presso la piccola isola siciliana sono giunti altri 78 profughi, arrivati tramite un barcone soccorso dalla Guardia di Finanza. Altri 21, come riferisce l’edizione online dell’agenzia Ansa, sono stati invece intercettati a terra, dopo che gli stessi erano sbarcati sulla spiaggia dell’isola dei Conigli. Nel contempo si cercano sei persone che sono state segnalate presso l’isolotto di Lampione, un piccolo lembo di terra disabitato. Tornando agli 82 migranti della Ocean Viking, tutti sono stati accompagnati presso l’hotspot dell’isola che al momento è al collasso, ospitando infatti circa 200 persone, oltre la capienza massima prevista. Degli ultimi 82 giunti, però, solo 24 rimarranno in Italia mentre gli altri verranno smistati fra i paesi membri dell’Ue. Ieri il sindaco di Lampedusa si era auspicato che la situazione venisse risolta il prima possibile proprio per via dell’emergenza sovraffollamento. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



OCEAN VIKING SBARCATA A LAMPEDUSA

Si sono concluse le operazioni di sbarco della Ocean Viking. Nelle scorse ore l’imbarcazione di Sos Mediterranea e Medici Senza Frontiere ha ricevuto l’ok per l’attracco a Lampedusa: la nave non è però entrata nel porto visto che i migranti sono stati trasbordati sulle motovedette della Guardia Costiera, per poi toccare terra. Degli 82 a bordo, 24 rimarranno in Italia mentre gli altri 58 verranno smistati in altre nazioni dell’Unione Europea, leggasi Germania, Francia, Portogallo e Lussemburgo. Plauso del ministro degli esteri Luigi Di Maio, che ha commentato la chiusura della vicenda, facendo una puntualizzazione sull’apertura di Lampedusa, cosa che non è affatto piaciuta al sindaco della stessa (focus più in basso): “Credo ci sia un grande equivoco – le parole del leader del Movimento 5 Stelle – sull’assegnazione del porto sicuro alla Ocean Viking. Noi l’abbiamo assegnato solo perché l’Europa ha aderito alla nostra richiesta di prendere gran parte dei migranti”. Soddisfatto anche Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo: “Fine della propaganda di Salvini sulla pelle di disperati in mare. Tornano la politica e le buone relazioni internazionali per affrontare e risolvere il problema delle migrazioni”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



OCEAN VIKING A LAMPEDUSA: OK ALLO SBARCO

L’ex ministro dell’interno, Matteo Salvini, ha commentato la decisione del governo italiano di aprire i porti alla Ocean Viking: “Eccoli, porti aperti senza limiti…”. Ironico il leader del carroccio che già negli scorsi giorni aveva profetizzato la conclusione della vicenda. Dal palco dell’assemblea dei segretari della Lega, ha quindi invitato i vari sindaci leghisti presenti a dire no alle prefetture quando arriveranno le richieste di ospitare i rifugiati, aggiungendo: “Noi non ci siamo, prima vengono i cittadini italiani”. Sullo sbarco della Ocean Viking si è espresso anche il neo-ministro degli esteri, Luigi Di Magio, che ha ammesso, “Evitiamo equivoci sulla vicenda. Alla Ocean Viking è stato assegnato un porto perché l’Ue ha aderito alla nostra richiesta di prendere gran parte dei migranti”, mentre il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Franceschini, ha confessato: “Il governo assegna un porto sicuro a Ocean Viking e i migranti saranno accolti in molti Paesi europei. Fine della propaganda di Salvini sulla pelle di disperati in mare. Tornano la politica e le buone relazioni internazionali per affrontare e risolvere il problema delle migrazioni”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

OCEAN VIKING SBARCA A LAMPEDUSA: IRA DEL SINDACO

Duro sfogo da parte del sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello, dopo la decisione del governo di assegnare il porto siciliano come sbarco per la Ocean Viking: “Se il nuovo ministro dell’Interno Lamorgese – le parole del primo cittadino ai microfoni dell’agenzia Adnkronos – vuole continuare sulla stessa scia dell’ex ministro Salvini, noi siamo pronti ad alzare la voce e non sarà una voce di pace. Accoglienti sì ma idioti no. La nave Ocean Viking era molto più vicina alle coste siciliane che a Lampedusa. Perché la scelta di assegnare come porto sicuro proprio Lampedusa?”. Martello prosegue quindi nel suo atto di accusa, contestando la scelta delle autorità: “Forse il ministro dell’Interno pensa che i lampedusani siano degli emeriti idioti. La cosa non funziona. L’isola non può essere la soluzione di tutti i problemi. Il ministro ha sbagliato indirizzo”. Il sindaco di Lampedusa spiega che il nuovo ministro dell’interno dovrà fare rispettare le regole o “faremo sentire la nostra voce e anche ben presto. Basta, non siamo cretini”. Martello si lamenta del fatto che la Ocean Viking sarebbe dovuta sbarcare nella vicina Sicilia, e non sull’isola di Lampedusa: “Forse non hanno spiegato bene al ministro che 20 miglia a Nord di Linosa significa essere in Sicilia e non Lampedusa. Il porto più vicino è la Sicilia. In questo modo, invece, la nave è stata costretta a tornare indietro a Lampedusa. E poi da qui verranno spostati di nuovo verso la Sicilia. Che senso ha tutto questo? Qualcuno me lo spieghi…”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

OCEAN VIKING A LAMPEDUSA: ARRIVA L’OK

Ha ottenuto il via libera allo sbarco la Ocean Viking. La nave di Sos Mediterranea e Medici senza frontiere con a bordo 82 migranti, potrà far sbarcare i profughi presso il porto siciliano di Lampedusa. Come fatto sapere in questi minuti dai principali quotidiani online, l’Italia ha infatti deciso di assegnare all’imbarcazione suddetta il cosiddetto “place of safety”, appunto, “porto sicuro”, e a breve le autorità decideranno se fare entrare direttamente la O.V. in porto, o se i migranti verranno trasferiti sulle motovedette della Guardia Costiera. La cosa certa è che le nave umanitaria si sta dirigendo verso l’isola, e a breve la sua odissea troverà la parola fine dopo giorni di contrattazioni. La decisione è giunta stamane dal ministero dell’interno, dopo che la nave di Sos Mediterranea e Medici aveva soccorso gli 82 poveretti lo scorso 8 settembre, rimasti a bordo ad eccezione dell’evacuazione urgente a Malta di una donna incinta del nono mese, che ha subito dopo partorito assieme al marito.

OCEAN VIKING RICEVE PORTO SICURO: LAMPEDUSA

Come sottolinea l’edizione online di Repubblica, il lasciapassare ricevuto dall’Ocean Viking, è di fatto “la prova generale dell’atteggiamento che l’Italia intende assumere davanti ad ogni soccorso di migranti effettuato da navi umanitarie nel Mediterraneo”, ogni qual volta queste chiederanno l’assegnazione di un porto sicuro. Lo sbarco sarà quindi decisamente più agevole rispetto a quanto avvenuto fino a pochi giorni fa, con il governo Movimento 5 Stelle-Lega, ma verrà approvato solo dopo che si sarà concordata la ripartizione degli stessi migranti a bordo, con altri paesi europei. E così, una volta che gli 82 profughi metteranno piede sul suolo italiano, verranno poi visitati, registrati e portati nel centro di accoglienza, in attesa di essere poi trasferiti in Francia e Germania, che si faranno carico del 25% del gruppo: in Italia andrà il 10% e il resto fra altri paesi, fra cui l’Irlanda.