Con una intervista al veleno su Rhenische Post, Guenther Oettinger torna a manifestare la sua particolare avversità ai conti pubblici italiani: non essendo un politico “casuale”, ma il Commissario al Bilancio Ue (anche se uscente) la sua bocciatura sull’economia italiana pesa assai e non fa “prepara” un percorso molto semplice per evitare la procedura d’infrazione. «Se il governo italiano non attuerà significative misure di austerità, la Commissione europea potrebbe avviare la procedura di infrazione in questa settimana», attacca il Commissario al Bilancio dopo i colloqui avuti con Dombrovskis e Moscovici durante il G20 in Giappone. Al netto delle speranze e delle convinzioni di una possibile soluzione tra Ue e Italia, come rilanciato da Tria negli scorsi giorni, per Oettinger la strada è ancora lunga e il tempo assai ristretto: «Bisogna vedere se, in questi giorni, gli italiani soddisferanno le richieste della Commissione per quanto riguarda sia le entrate sia le uscite del progetto di bilancio per il 2020. Se non lo faranno, non avremo margini di manovra per evitare la procedura di infrazione» spiega il politico tedesco non nuovo a “scontri a distanza” con il Governo italiano.
CONTI PUBBLICI, LE MOSSE D CONTE
Attenzione però, le tempistiche potrebbero non essere così strette come riferito da Oettinger nelle scorse ore: stante le forti difficoltà al Consiglio Europeo per trovare una quadra sulle nomine Ue (lo stallo vede proprio l’Italia insieme ad altri 10 Paesi opporsi al pacchetto di nomi fatto da Merkel e Macron), il collegio dei Commissari Europei previsto per domani a Strasburgo è slittato. In quella riunione, come riferito da Moscovici la scorsa settimana, la procedura d’infrazione all’Italia sarebbe stata discussa. Non solo, se nel Decreto sull’assestamento dei Conti Pubblici (che oggi il Governo Conte è pronto a varare in Consiglio dei Ministri) non vi fossero stati ravvisati i giusti accorgimenti per recuperare il deficit eccessivo nei prossimi mesi con la Manovra d Bilancio, allora la Commissione Ue avrebbe potuto già far partire l’iter conclusivo della procedura già domani. Tutto questo però non avverrà per lo stallo permanente presente in Consiglio Ue: il Premier Conte, uscendo dal vertice sospeso di stamane, ha deciso di non commentare le parole di Oettinger «Non mi fate commentare singole valutazioni di singoli commissari: ora il percorso è molto chiaro, parliamo con atti, oggi deliberiamo l’assestamento e la rendicontazione. Manderemo quegli atti. Sono sempre fiducioso di evitare la procedura d’infrazione».