Alessio Berardo, cittadino di Fiumicino, classe 1981 si è reso protagonista di un fatto alquanto curioso. L’uomo, nelle scorse settimane, attraverso Whatsapp e Facebook ha criticato il sindaco Esterino Montino, marito di Monica Cirinnà, lanciando sospetti sul suo conto. A differenza dei tanti leoni da tastiera però, all’uomo è andata diversamente, come racconta La Verità. Oltre a prendersi una denuncia per diffamazione a mezzo stampa, l’imprenditore ha avuto una ulteriore brutta sorpresa in quanto ha subito una perquisizione personale, dell’abitazione e delle pertinenze comprese, nonché vettura e luoghi nelle sue disponibilità. I magistrati hanno anche autorizzato a procedere “in orari notturni e previo abbattimento di eventuali ostacoli fissi che eventualmente si frapponessero al regolare svolgimento delle fasi di perquisizione” nonché “con facoltà di servirsi dell’ ausilio di personale idoneo”. I capi di imputazione a carico dell’uomo sono due: il primo legato ad un post Facebook in cui secondo l’accusa avrebbe “offeso la reputazione di Montino” con una espressione “ingiuriosa”. Si tratta della seguente affermazione: “C’ è gente che muore di fame e l’ avete umiliata facendo buste come stessimo alla Caritas, ci sono persone che non riescono a pagare gli affitti e il buono che date è di 200 euro quando lei ha speso 300.000 euro per dei suoi amici avvocati che erano dei soldi nostri e più di 200.000 euro per la sua campagna elettorale”.
Berardo è un animatore di un gruppo locale che si propone di rinnovare il centrodestra, mentre Montino è del Pd e tra i due, politicamente, non correrebbe buon sangue. Il primo lo avrebbe spesso criticato soprattutto durante questa emergenza Covid. Secondo quanto riportato dal quotidiano, sarebbero state identificate tre aggravanti a carico dell’uomo: l’aver commesso il fatto attribuendo fatti determinati, l’ aver diffuso il messaggio tramite un mezzo di pubblicità (i social network) e aver preso di mira un pubblico ufficiale (il sindaco).
ATTACCA SINDACO FIUMICINO: PERQUISIZIONI E SEQUESTRO CELLULARE
A quanto pare, lo scontro tra Berardo ed il sindaco di Fiumicino affonda le sue radici nel passato. Il post sotto accusa farebbe riferimento ad una vecchia storia di consulenze legali che nel 2019 finì alla Corte dei conti, con un invito a dedurre per il sindaco di Fiumicino e che si è conclusa con l’ esclusione del danno erariale. Ma c’è una seconda accusa a carico dell’uomo, legata ad un messaggio audio via Whatsapp in cui Montino viene criticato perchè avrebbe speso nel negozio di un suo amico i soldi dell’emergenza Covid che sarebbero dovuti servire per aiutare le famiglie bisognose. La registrazione in questione inizia a circolare dal 4 maggio e subito dopo scatta l’indagine lampo a carico di Berardo la quale necessita chiaramente di prove, da qui la perquisizione. Secondo La Verità la polizia giudiziaria cercava i dispositivi attraverso i quali sarebbe stato realizzato e diffuso l’audio e scritto il post Facebook. L’operazione scatta alle 7.28 dello scorso 15 maggio ed alla fine verrà portato via il cellulare dell’uomo. Pochi giorni prima Montino via Facebook aveva annunciato di aver querelato il suo cittadino e di voler procedere anche in sede civile. Nel suo ultimo post Alessio Berardo ha voluto lasciare un suo commento conclusivo rispetto alla vicenda: “Vorrei farvi notare che quando devono aiutarvi si parla di burocrazia lenta, ma quando devono farci stare zitti tutto è veloce”.