Dopo i ripetitori telefonici 5G (che peraltro nemmeno lo erano), dati alle fiamme perché individuati come causa del Coronavirus, adesso arriva la storia di una coppia di ragazze (Erika e Martina) minacciate e insultate perché “colpevoli” di essere amanti e, quindi, “lesbiche”. La vicenda, triste, la riporta Tpi che cita una lettera che le due hanno scritto a Leggo, per denunciare i fatti: una di Monza, l’altra di Arona, hanno iniziato la loro relazione da tre anni e hanno raccontato di aver già ricevuto insulti nel 2019, a causa di una foto che le ritraeva mentre si baciavano. Le ragazze dicono di avere anche una pagina Instagram sulla quale raccolgono tutte le cattiverie che arrivano loro: ecco, alcune di queste sono state pubblicate e il succo del discorso è sempre lo stesso: “Perché Dio ha mandato il Coronavirus?” si legge per esempio. “Per punire queste cose contro natura. O ancora, si parla di tremendi castighi per “aver stravolto il concetto di famiglia”.



OFFESE E MINACCE A DUE RAGAZZE

Erika e Martina dicono di aver provato a denunciare i fatti, ma i Carabinieri hanno detto loro di aspettare; inizialmente perché la questione non era prioritaria, poi per la tutela della loro salute nel corso della quarantena da Coronavirus. Adesso, le due ragazze potranno finalmente sporgere denuncia e lo faranno, come hanno detto, presso i Carabinieri di Arona. Hanno già detto che porteranno loro tutto il materiale che hanno a disposizione: “dalle offese online ai video molesti che arrivano in continuazione”. Purtroppo non tutte le offese sono perseguibili, perché è necessario che contengano minacce o diffamazione; in più, come hanno già rivelato, per fatti accaduti da almeno tre mesi è già troppo tardi. Tuttavia Erika e Martina sperano di riuscire a fare qualcosa, a fermare in qualche modo l’ondata di questi insulti; hanno anche rivelato perché hanno deciso di scrivere a Leggo per rendere nota la loro storia.



“Il 17 maggio sarà la giornata contro l’omotransfobia hanno detto, e si tratta di un fenomeno troppo radicato e invisibile agli occhi di tutti (sempre riportando il loro pensiero). Per Erika e Martina ricevere ogni giorno insulti e minacce “per il semplice fatto di amarsi” non è normale; le due, che hanno 24 e 22 anni, hanno raccontato di come solo nell’ultima settimana siano arrivate loro oltre 100 offese o insulti. “L’odio non è andato in quarantena” hanno sintetizzato; “mentre tutto il mondo si è fermato ci siamo ritrovate con valanghe di offese disgustose e ‘colpe’ che non abbiamo”. Ora però saranno libere di denunciare la cosa: da vedere se questo porterà a qualche provvedimento concreto.

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