Uno studio italiano condotto dal Dipartimento di Scienze cliniche e di comunità dell’Università di Milano descrive il rischio di sviluppare oftalmopatia basedowiana, una malattia autoimmune dei tessuti orbitari, dopo la somministrazione di vaccino Covid. La ricerca, i cui risultati sono stati pubblicato sulla rivista scientifica The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, segnala che il rischio di sviluppare Thyroid eye disease (TED) è risultato significativamente aumentato dopo la vaccinazione con Covid-19, soprattutto nei soggetti di età inferiore ai 50 anni.
«I possibili meccanismi includono l’interazione della proteina spike con il recettore ACE-II (può raggiungere gli organi bersaglio, tra cui la ghiandola tiroidea e i tessuti orbitali, dove può legarsi a diverse molecole, ndr), la cross-reattività con le autoproteine tiroidee e le reazioni immunitarie indotte dagli adiuvanti», scrivono i ricercatori, i quali suggeriscono di monitorare i soggetti sottoposti a vaccinazione con Covid-19, soprattutto se giovani e a rischio di autoimmunità. Lo studio riguarda 81 soggetti a cui sono stati somministrati vaccini Covid. Di questi, 25 (31%) hanno sviluppato oftalmopatia basedowiana nei periodi esposti e 56 (69%) in quelli non esposti.
OFTALMOPATIA BASEDOWIANA E VACCINI COVID: IL FATTORE ETÀ
I vaccini Covid sono associati ad un rischio di 3,24 volte maggiore di sviluppare oftalmopatia basedowiana, tra 1 e 28 giorni dopo la somministrazione. Questo rischio è massimo nei primi 14 giorni dopo la vaccinazione (a prescindere dalla dose) e tende a diminuire in maniera progressiva nelle settimane successive. Il rischio cresce ulteriormente (4,7 volte) nei soggetti di età inferiore ai 50 anni. «Queste osservazioni suggeriscono che il sistema immunitario più attivo nei giovani possa giocare un ruolo chiave negli eventi avversi indotti dal vaccino Covid-19. Gli anziani mostrano una risposta infiammatoria sistemica più bassa dopo la vaccinazione rispetto ai giovani, ma hanno anche un sistema immunitario disfunzionale senescente che li rende più inclini all’autoimmunità».
Invece, il rischio di sviluppare Thyroid eye disease (TED) non sembra essere correlato al sesso o ad altri fattori di rischio noti per l’oftalmopatia basedowiana. Quindi, il rischio di TED non era correlato al numero di dosi di vaccino e si è ridotto progressivamente nel tempo dopo la vaccinazione. «Conclusioni definitive sul rischio di TED in base ai diversi tipi di vaccino Covid-19 non possono essere tratte, considerando la distribuzione sproporzionata a favore delle formulazioni a base di solo mRNA, con solo tre pazienti che hanno ricevuto i vaccini a base di solo DNA». Inoltre, l’infezione Covid «non sembra influenzare l’insorgenza della TED, anche se questo studio non è stato progettato per affrontare questo risultato», concludono i ricercatori.