Contrordine sul fronte europeo. Nonostante l’UE fosse sempre stata, fino ai primi anni duemila, contraria agli OGM, sembrerebbe esserci stata un’inversione di rotta. Sarebbe infatti comparsa la bozza di una legge europea che consentirebbe la modifica genetica delle piante da coltivazione. Per intenderci quelle da cui scaturirebbero i cibi che poi ci ritroveremo in tavola. Cosa aspettarci quindi per il futuro?



La Commissione Europea starebbe lavorando ad un testo, la cui pubblicazione è prevista per il 5 luglio, che funga da compromesso tra sostenitori e oppositori a queste nuove tecnologie genomiche vegetali (NGT) . Non si parla espressamente di OGM ma sostanzialmente siamo nello stesso ambito. Le piante dal Dna modificato tramite questi processi verranno trattate come equivalenti delle piante coltivate in maniera tradizionale. Insomma, siamo di fronte a una vera e propria deregolamentazione rispetto al regime restrittivo passato dell’UE.



Etichette alimenti silenti su OGM

Un altro dei punti cruciali su cui si baserà il nuovo provvedimento UE di imminente pubblicazione attiene anche l’etichetta. Nonostante le modifiche del Dna ottenute in laboratorio, non saranno necessarie valutazioni di rischio ulteriori né i produttori saranno tenuti ad indicare il loro utilizzo sulle etichette di prodotti che comunemente vengono consumati a tavola, come pomodori, mele o zucchine. Insomma, se prima il focus era incentrato sulla tutela del consumatore e sulla salvaguardia dell’agricoltura lontana da ogni forma di OGM, ora l’approccio di Bruxelles appare completamente stravolto e liberticida.



Per ora il testo è ancora una bozza ma difficilmente si discosterà sostanzialmente da quanto trapelato. Lo scopo tra l’altro, come leggiamo su L’Opinion, da quanto emerge dalle parole di Rachel Blumel, direttrice dell’Union française des semences, sarebbe da ricercare nel “bisogno di adattare l’agricoltura ai cambiamenti climatici e di ridurre l’uso dei pesticidi“. Quel che è certo è che per il futuro, per essere certi di non ritrovarsi alimenti provenienti da piante in un qualche modo frutto di OGM, occorrerà fare affidamento solo sull’agricoltura biologica.