A poco meno di due anni di distanza dall’ultimissimo colloquio formale (ed apparentemente anche informale) tra Olaf Scholz e Vladimir Putin, il cancelliere sempre pronto a spolverare gli ormai inutilizzati canali diplomatici per riallacciare i rapporti con il leader russo poco prima che la situazione in Ucraina peggiore ulteriormente a causa dell’imminente – e terzo sotto le bombe del Cremlino – inverno; il tutto probabilmente unendosi anche alla missione diplomatica che il neoeletto presidente USA Donald Trump promette da mesi di avviare per porre fine all’ormai lunghissimo conflitto che propende sempre di più verso una probabile vittoria di Putin, specie – per non dire soprattutto – in seguito all’insediamento alla Casa Bianca del tycoon.



Non sfugge agli attenti media tedeschi, che l’apertura di Scholz alle trattative con il presidente russo sarebbe seguita di pochissime ore ad un colloqui avuti pochi giorni fa con lo stesso Trump nel corso del quale non è chiaro di cosa abbiano discusso i due leader, pur restando certo un clima definito dai loro staff come amichevole e disteso con un segnale positivo per i futuri rapporti tra le due superpotenze.



Bloomberg: “Oggi Olaf Scholz e Vladimir Putin hanno in programma un colloquio telefonico”

Poco dopo la telefonata con Trump, Scholz era intervenuto in un programma dell’emittente televisiva pubblica Ard sottolineando che “presto parlerò con il presidente russo” e rimettendosi “naturalmente” al parere e al via libera “degli alleati” partendo – quasi naturalmente – “dal governo di Kiev”; salvo poi rifiutarsi di approfondire ulteriormente il tema nonostante le domande da parte del suo intervistatore: non è – peraltro – la prima volta che il cancelliere tedesco ipotizza di riaprire i canali comunicativi con Putin perché lo stesso discorso (che si era concretizzato in un nulla di fatto per l’indisponibilità del russo) fu fatto solamente lo scorso mese.



Dall’incertezza lasciata dalle parole di Scholz, arriviamo all’utilissima indiscrezione che abbiamo sul caso e che ci arriva direttamente da fondi anonime sentite dal quotidiano Bloomberg che avrebbero confermato la telefonata in programma proprio per la giornata di oggi: sia la cancelleria tedesca che il Cremlino si sono – tuttavia – rifiutati di confermare o smentire l’ipotesi sia ai microfoni di Bloomberg, che a quelli di Reuters.