Spuntano nuove accuse per il cancelliere tedesco Olaf Scholz in merito ad un coinvolgimento nello scandalo Cum-Ex, che svelò una fitta rete di frodi fiscali con la collaborazione di alcuni istituti finanziari in Germania. Le prove adesso arriverebbero da diario del banchiere privato, ed ex proprietario della Warburg Bank Christian Olearius, che attualmente è sotto processo per la stessa vicenda e rischia 10 anni di carcere. Secondo alcune anticipazioni del quotidiano Daily Telegraph, a rischio adesso ci sarebbe la leadership di Scholz, minata già dai problemi finanziari e di bilancio del governo.
Perchè nelle carte mostrate in tribunale sarebbero emersi 100 milioni di rimborsi fiscali per tasse mai pagate, e queste richieste, come mostrato dagli avvocati, potrebbero essere collegate a diversi incontri privati avvenuti alla fine del 2016 proprio tra il banchiere e Scholz. Il cancelliere però si è difeso, e sebbene non abbia negato gli incontri, ha sempre sostenuto che si è trattato di semplici appuntamenti di colloquio con un uomo d’affari locale. Le annotazioni del diario però, dimostrerebbero tutt’altro che formali conversazioni.
Olaf Scholz, dal diario di un banchiere sotto processo spuntano nuove prove del suo coinvolgimento nello scandalo Cum-Ex
Olaf Scholz, attuale cancelliere tedesco potrebbe nuovamente essere coinvolto nell’inchiesta Cum-Ex legata al giro di truffe e frodi fiscali. Dai diario del banchiere attualmente sotto processo, Christian Olearius infatti, sono emerse alcune dichiarazioni in merito ad incontri privati tra i due uomini. Mentre Scholz sostiene che si è trattato di formali colloqui, nei documenti coi sarebbero numerosi dettagli che invece potrebbero far pensare a favori fatti, perchè ci sono diverse frasi di ringraziamento. L’accusa quindi potrebbe riaprire un collegamento, anche unendo le dichiarazioni sul diario di Olearius alla sua storia, di come in breve tempo, come ricorda anche il quotidiano Frankfurter Allgemeine, è passato in poco tempo dall’essere un ambizioso giovane di 29 anni, ad un giro d’affari con la sua banca privata di nove miliardi di euro in solo 10 anni.
E soprattutto a presunte pressioni legate alle sue influenze politiche, fatte per evitare di ricevere gli avvisi di pagamento per le imposte non versate ma rimborsate. Un capitolo nuovo che potrebbe riaprire la questione, non solo a causa delle nuove dichiarazioni del banchiere in merito ai suoi rapporti con Scholz, ma anche relativa alla popolarità del cancelliere, già in drastico calo secondo tutti i sondaggi politici “Il meno popolare del secolo”.