I reali d’Olanda potranno contrarre matrimoni omosessuali senza rinunciare alla corsa al trono: c’è un via libera ufficiale. L’annuncio è arrivato tramite la voce del Premier Mark Rutte, ma a sollevare la questione era stata la diciassettenne principessa Catharina-Amalia di Orange-Nassau, che ha recentemente pubblicato un libro dal titolo “Amalia, Duty Calls”.



All’interno del libro l’erede al trono, figlia di re Guglielmo Alessandro, criticava alcune reticenze da parte della monarchia, definite “obsolete” e “antiquate” in relazione all’attuale periodo storico. Non è chiaro quali progetti ella stessa abbia per il suo futuro sentimentale, ma in questi anni si è spesso mostrata sensibile a tematiche di genere e non solo. Le lamentele, ad ogni modo, hanno inevitabilmente riportato agli onori di cronaca le polemiche relative ai matrimoni omosessuali per i reali, che erano già state sollevate a dir la verità nei primi anni Duemila. Questa volta, tuttavia, è arrivata una presa di posizione da parte del Governo. 



Olanda, via libera a matrimoni omosessuali di reali: l’annuncio di Mark Rutter

Il via libera ai matrimoni omosessuali per i reali d’Olanda, che non perderanno la possibilità di ottenere il trono, è stato dato ufficialmente nelle scorse ore dal Premier Mark Rutter. “Il Governo crede che l’erede al trono possa anche sposare una persona dello stesso sesso. E quindi non si ritiene che un erede al trono o un re debba abdicare se intende sposare una persona dello stesso sesso”. Lo ha scritto il primo ministro all’interno di una lettera inviata al Parlamento e pubblicata dal The Guardian.



Una importante dimostrazione di apertura dell’Olanda che certamente soddisferà la principessa Catharina-Amalia di Orange-Nassau. Essa appare come una svolta storica nel mondo della monarchia. Già in precedenza il Paese aveva fatto da apripista nel dare uguale diritto al trono agli eredi indipendentemente dal loro sesso. Difficile, tuttavia, credere che questa volta a breve qualche altro possa accodarsi.