Un’ondata di affetto ha travolto negli ultimi giorni la famiglia di Denise Pipitone, con la speranza che Olesya fosse la bimba scomparsa nel settembre del 2004 da Mazara del Vallo, ma purtroppo l’esito dei test ha avuto un esito deludente. Nonostante ciò, i genitori di Denise – Piera Maggio e Pietro Pulizzi – hanno voluto ringraziare tutti coloro che gli sono stati vicini…
In un post pubblicato su Facebook, i genitori di Denise Pipitone hanno evidenziato: «Ci abbiamo sperato senza mai perdere quella sana lucidità che dall’inizio della segnalazione abbiamo avuto, l’esser cauti. Sono stati giorni difficili, pieni di tensione, adesso continueremo nella nostra battaglia come abbiamo sempre fatto. Denise è diventata la figlia di tutta Italia e va cercata. Ringraziamo di cuore tutti per l’affetto e la vicinanza». (Aggiornamento di MB)
LA PROFEZIA DI CECCHI PAONE SU OLESYA
Ampio spazio stamane a Storie Italiane circa la vicenda di Denise Pipitone e Olesya. In collegamento con il programma di Rai Uno l’avvocato Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio, che ha fatto sapere: “Ieri mattina ho depositato tutto e ho chiesto di poter procedere eventualmente con una rogatoria internazionale, non soltanto per il dna ma per tutta questa vicenda che si è creata. Se non avessimo avuto il gruppo sanguigno subito, questa storia sarebbe andata avanti in maniera esagerata. Noi non saremmo andati in Russia senza documentazione”.
“Volevo ringraziare l’inviato Rai a Mosca, Marc Innaro – ha proseguito l’avvocato – che è stato un ponte fondamentale, oltre che Federica Sciarelli di Chi l’ha Visto? che sono sempre al nostro fianco in questa battaglia, bisogna prendere esempio da loro, soprattutto i russi. Anche nel silenzio mediatico Piera continua a far rimbalzare l’immagine di Denise Pipitone perchè a volte i bimbi scomparsi vengono dimenticati dalle istituzioni e non dovrebbe essere così”. Il bilancio di questa vicenda? “Volevo ottenere il riscontro sul gruppo sanguigno e poi me ne sono andato, come detto, ho fatto un giro all’inferno”. In studio il noto Cecchi Paone invece si sbilancia: “Posso fare una profezia? Qualcuno inviterà Olesya da qualche parte in Italia, sono sicuro che la vedremo in una trasmissione tv che non sarà la Rai”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
OLESYA NON È DENISE PIPITONE, L’AVVOCATO: “PER NOI È VIVA, LA RICERCA NON SI FERMA”
L’avvocato Frazzitta in collegamento con Storie Italiane, ha commentato la vicenda Denise Pipitone, Olesya: “Mettiamo per un istante che il gruppo sanguigno fosse stato uguale e si procedeva con il dna e poi si scopriva una festa meravigliosa, ti immagini se questa era Denise in queste condizioni, manipolata. Noi siamo abbastanza convinti che sia viva – ha proseguito parlando della Pipitone – e il passaggio in un ambiente rom non preclude la pista famigliare che è stata per certi versi confermata dalla suprema corte di cassazione. Sul fatto che Olesya possa essere un’attrice noi abbiamo parlato con il suo avvocato e ci ha detto che è stata cresciuta da un orfanotrofio dopo essere trovata da rom e zingari, che poi sia diventata ‘un’attrice’ non mi interessa nulla”. L’avvocato Frazzitta ha aggiunto: “Noi abbiamo capito che non c’è corrispondenza del gruppo sanguigno e arrivederci. Sono stato carino con lei perchè ci tenevo a farci dare una bella immagine dell’Italia. Piera Maggio ha incontrato altre bambine in questi anni anche sapendo che non era Denise quindi mi è sembrata una cosa carina da fare”. Sulle foto e le similitudini: “Non abbiamo mai avuto certezza che quelle foto fossero realmente di Olesya, ma a noi queste cose poco importano. Ci interessano i dati scientifici”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
OLESYA NON È DENISE PIPITONE, L’AVVOCATO FRAZZITTA: “ABBIAMO DISINNESCATO LA BOMBA”
Olesya non è Denise Pipitone e il giorno dopo la scoperta l’avvocato di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta, è stato ospite in collegamento con il programma di Rai Uno, Storie Italiane: “Abbiamo vissuto questa storia sempre con grande passione, siamo stati vicini a Piera Maggio in queste battaglie, lei è stata dietro le quinte per tanti motivi, principalmente per questioni di salute, ma lei non sarebbe comunque apparsa perchè era divenuta troppo mediatica in Russia, loro avevano necessità di fare audiance e a noi non interessava, ci interessava prendere l’essenza di questa storia, quindi sono andato avanti io per chiudere la storia. Abbiamo cercato di disinnescare questa bomba che hanno innescato, sarebbe potuto continuare ancora oltre”. In merito alle somiglianze fisiche straordinarie: “Per quanto riguarda l’aspetto fisico di Olesya, noi dobbiamo guardare il dna e i dati certi, ovviamente valutazioni fisiche vanno fatte. Per essere una russa, certamente, Olesya era abbastanza mediterranea, sicuramente più caucasica, ma ovviamente sono valutazioni che lasciano il tempo che trovano, ciò che volevamo era sapere e le documentazioni”. Piera Maggio, mamma di Denise, ha pubblicato un post subito dopo l’esito della vicenda, chiedendo che la ricerca della figlia continui. Vsevolod Genti, giornalista russo in collegamento: “Lacrime di coccodrillo quelle del conduttore del programma”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
OLESYA NON È DENISE PIPITONE, AVVOCATO FRAZZITTA: “DA OGGI TORNIAMO NEL SILENZIO”
Storie Italiane apre con il caso di Denise Pipitone che abbiamo scoperto ieri sera non essere Olesya, la giovane ragazza russa. Il programma di Rai Uno ha avuto in collegamento l’avvocato di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta, che ha spiegato: “Le scuse del conduttore del programma russo? Stanno cercando di cavalcare ancora ulteriormente questa storia, l’obiettivo della famiglia Pipitone è stato quello di bloccare questa emorragia il primo possibile, e se non avessimo fatto questo accordo per avere l’esame del sangue questa storia sarebbe andata avanti per settimane con un effetto anche sulla stampa nazionale che è stata molto vicina a Piera Maggio, ma questa storia doveva essere chiarita”. L’avvocato della mamma di Denise Pipitone ha aggiunto: “Le altre segnalazioni le avevamo già chiarite senza i media, questa nuova segnalazione è divenuta quasi un’emorragia mediatica e quindi mi sono dovuto immolare per cercare di bloccarla. Piera non sarebbe mai andata ospite in un ‘reality del dolore’ sui bambini rapiti, quando proprio Piera Maggio con la sua associazione ha fatto modo di varare due norme a favore della tutela dei minori, non poteva sottostare ad una situazione del genere”. Sul dissenso emerso durante lo show russo, il legale ha aggiunto: “Durante il programma il conduttore ha preso una direzione che ci aspettavamo quindi abbiamo dovuto reagire, avevamo previsto questi giochetti, io ero ‘prevenuto’, quindi abbiamo voluto tagliare questa storia. Non ci aspettavamo questo clamore mediatico, in 17 anni ci sono stati momento di maggiore tensione rispetto a questa storia, montata oltre misura. Oggi siamo qui per chiuderla definitivamente e tornare nel silenzio”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
OLESYA NON È DENISE PIPITONE, I RUSSI “CI SCUSIAMO”. AVVOCATO “ALL’INFERNO E RITORNO”
Olesya, la ragazza russa divenuta famosissima in Italia nell’ultima settimana, non è Denise Pipitone. A confermarlo è stato il test del gruppo sanguigno, così come emerso ieri sera dalla tv russa che sta trattando da giorni il caso e che ha confrontato il sangue di Olesya con quello di Denise. Niente da fare quindi, nonostante le incredibili somiglianze fisiche, la giovane russa non è la bimba sparita da Mazara del Vallo dal 2004, che la mamma Piera Maggio sta cercando da 17 anni. Ad approfondire la questione è stata la trasmissione di Rai Tre, Chi l’ha visto? che ha ospitato l’avvocato della famiglia Pipitone, Giacomo Frazzitta, nonché il conduttore della trasmissione russa di cui sopra, che ha mandato un videomessaggio di scuse: “Voglio scusarmi con i genitori di Denise – le parole del giovane presentatore russo – per aver dovuto aspettare. Spiego come è successo: non ci aspettavamo assolutamente che Olesya potesse essere al centro di tanta attenzione in tutta Italia. Si è presentata al nostro programma fiduciosa in cerca di sua madre, fiduciosa che si trovasse da qualche parte in Russia o Ucraina. Dopo la prima trasmissione abbiamo ricevuto molte chiamate dai nostri telespettatori anche da regioni remote del nostro paese. per tutto questo tempo il nostro team ha viaggiato in diverse città raccogliendo informazioni, diverse famiglie erano assolutamente sicure che Olesya fosse una loro parente, stavamo aspettando i risultati del test del dna e il ritorno di Olesya a Mosca per poter continuare la ricerca”.
OLESYA NON E’ DENISE PIPITONE: “NON VOLEVAMO FERIRE I SENTIMENTO DI NESSUNO”
E ancora: “Non abbiamo il diritto di divulgare informazioni riservate senza il permesso di Olesya. non appena tornata ha acconsentito a fare subito l’esame del gruppo sanguigno come richiesto dal rappresentante della signora Maggio, ed è ritornata nel nostro studio dove ha parlato con l’avvocato della famiglia: è stato il primo a conoscere i risultati. Oltre a questo test – ha precisato il conduttore – il materiale genetico è stato confrontato anche con altre madri che hanno riconosciuto Olesyia nella loro figlia e anche loro conoscono già i risultati. Non volevamo in alcun modo ferire i sentimenti di nessuno – ha concluso – abbiamo fatto confronti con le famiglie che a loro volta hanno riconosciuto Olesya come loro parente ed è importante per loro conoscere la verità non meno di quanto lo sia per una madre italiana. Tutte le decisioni vengono prese da Olesya e dai suoi rappresentanti legali”. L’avvocato di Piera Maggio ha commentato: “Si era creata veramente una questione complicata a livello nazionale e internazionale. Attendere le rogatorie sarebbe stato complicato a questo punto della situazione, abbiamo pensato di contattare direttamente l’avvocato di Olesya per arrivare ad un accordo”. Frazzitta ha poi aggiunto: “Abbiamo fatto un giro all’inferno e siamo tornati: mettere in uno show bambini rapiti e genitori di bambini rapiti come se fosse una specie di reality o di gioco su uno dei crimini più terribili, quelli contro i bambini. Noi – ha concluso – abbiamo voluto sempre salvaguardare Piera Maggio, non si sarebbe mai sottoposta a nessun tipo di controllo di questo genere”, facendo riferimento al test del dna in diretta su Olesya e le madri presunte.