Una grande inchiesta internazionale chiamata “Cyprus Confidential” effettuata grazie al consorzio Icij, in cooperazione tra varie agenzie di giornalismo investigativo, ha scoperto come Cipro sia diventata il nuovo paradiso fiscale per oligarchi russi. Dalle analisi dei movimenti bancari fino alle testimonianze di fonti molto vicine agli imprenditori e miliardari, sono emerse prove inconfutabili su un collegamento tra le istituzioni cipriote e autorità russe per la copertura di tali affari finanziari, compiuti per mettere al riparo i patrimoni dalle sanzioni.



Tutto ciò nonostante il governo di Cipro sia stato tra quello che avevano aderito alle imposizioni di restrizioni economiche previste per colpire gli oligarchi. I documenti sono stati pubblicati dal quotidiano britannico The Guardian in esclusiva, presi da 36 files fatti trapelare da fonti anonime all’agenzia di stampa tedesca Paper Trail. Il giornale ha poi svelato come molti di questi personaggi, circa 71, sarebbero stati registrati nell’isola come clienti di fornitori di servizi.



Società pubbliche cipriote aiutavano gli oligarchi a trasferire i soldi in paradisi fiscali

l’inchiesta del The Guardian ha dimostrato la colpevolezza delle autorità di Cipro nell’aiuto in favore alla Russia per sfuggire alle sanzioni. In questo modo gli oligarchi avrebbero trasferito miliardi di dollari nel giorno stesso della decisione dell’Europa sul blocco dei beni. Tra loro uno dei più potenti ed influenti ultra ricchi di nazionalità russa, Alexei Mordashov, attualmente sottoposto ad indagine penale dopo l’accertamento di un’operazione bancaria da un miliardo di sterline a favore di una società pubblica cipriota. Nelle indagini ovviamente sono state coinvolte alcune personalità del governo, che ora cercano di difendersi dalle accuse.



Il ministro delle finanze, ha dichiarato che le pratiche erano già state sottoposte a controlli e che sono oggetto di verifiche al fine di stabilire un tentativo di eludere la legge. E che, se necessario saranno intraprese tutte le azioni per le conseguenze legali appropriate. Lo stesso presidente Nikos Christodoulides, eletto lo scorso febbraio, ha sottolineato di essere impegnato nel controllo delle applicazioni delle decisioni internazionali sui beni russi. Infatti a seguito di questo scandalo è emerso che il governo ha messo sotto controllo tutte le società off-shore coinvolte. Tra questa anche quella della MetriServus, che ha aiutato Abramovich a trasferire i suoi capitali in paradisi fiscali prima dell’entrata in vigore delle sanzioni.

Cyprus Confidential, l’inchiesta rivela le trattative segrete delle società di comodo

Cyprus Confidential non ha solo svelato i meccanismi tramite i quali gli oligarchi russi sono riusciti a trasferire i loro patrimoni in paradisi fiscali, compresa l’isola di Cipro, nella quale lo stesso giorno della firma sulle sanzioni ci sarebbero stati movimenti per miliardi di dollari ma ha anche scoperto alcuni nomi importanti tra coloro che hanno aiutato a portare a termine questa operazione. In particolare emergono particolari sul ruolo svolto dalla società Pwc Cipro, una delle più grandi imprese operanti nella revisione contabile al mondo.

Nei documenti infatti ci sarebbero prove di trattative segrete per il trasferimento di alcune azioni pari a 1,4 miliardi di dollari per acquisire il controllo del gruppo Tui, un’azienda che si occupa di viaggi e turismo. In realtà questa operazione finanziaria doveva coprire un trasferimento dei beni di Mordashov, e poi fungere da copertura e società di comodo per altre transazioni. Il tutto ovviamente esente dalle sanzioni imposte dall’Ue, anche perchè i fondi sarebbero partiti da una società terza intestata alla moglie dell’imprenditore. Che all’epoca dichiarava che i suoi patrimoni provenissero esclusivamente dai soldi che il marito le inviava per il mantenimento familiare.