Non ce l’ha fatta l’Italia a qualificarsi per i quarti di finale di “breaking” alle Olimpiadi 2024 di Parigi. A rappresentarci è stata Antilai Sandrini, campionessa italiana di break dance. Nel giorno in cui ha fatto ufficialmente il debutto questa nuova disciplina ai Giochi olimpici, la danza urbana con acrobazie e coreografie, la 27enne di Aviano è stata sconfitta 2 a 0 dalla rivale giapponese Ami e poi ha perso la gara successiva contro la cinese Jingzi. Non avrà la possibilità di rifarsi tra quattro anni, visto che il breaking non farà parte del programma di Los Angeles. «Forse le Olimpiadi non sono pronte per il breaking», aveva dichiarato al Corriere della Sera prima di scendere in “pista”.
Consapevole dell’atteggiamento di “rifiuto” nei confronti delle novità, la giovane italiana che è sesta nel ranking mondiale non vedeva l’ora di mostrare ciò che offre questa danza: «E poi se non si piace a tutti pazienza». Lei si è fatta notare, comunque, già alla cerimonia inaugurale, ballando con i giamaicani, infatti il video dell’esibizione ha fatto il giro dei social. «Mi hanno spinto in mezzo e io ho iniziato a ballare», ha raccontato Antilai Sandrini. Inoltre, è diventata una sorta di attrazione per gli altri atleti azzurri, incuriositi dall’ingresso di questa disciplina alle Olimpiadi.
OLIMPIADI BREAKING, LA PASSIONE DI ANTILAI SANDRINI PER LA BREAKDANCE
Antilai Sandrini, che da breaker si fa chiamare Anti, deve la sua passione per questa danza urbana a Michael Jackson. Aveva iniziato con la ginnastica artistica, ma con la morte dell’artista decise di celebrarlo con la breakdance. Ha unito il ballo al cheerleading che seguiva con la madre, insegnante di scienze motorie, all’arte marziale Wushu, dando vita al suo stile. Non sa se definirsi artista o atleta, di certo c’è che per il breaking si allena cinque ore al giorno, sei giorni su sette.
Nella sfida di oggi ha dovuto improvvisare, perché è quanto prevede il regolamento per questa disciplina: il dj mette la musica e poi la giuria deve giudicare le esibizioni in base a cinque criteri, dall’originalità alla tecnica, passando per l’esecuzione, la musicalità e il vocabolario, cioè i passi inseriti. «Io proverò a vincere, ma sarò già contenta se con la mia danza sarò riuscita a esprimere me stessa», aveva detto prima della gara e, alla luce del risultato, può dirsi comunque soddisfatta di aver rappresentato l’Italia alle Olimpiadi 2024 di Parigi per il breaking.