Continua a tenere banco il caso bob in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina del 2026. La Procura della Corte dei Conti del Veneto ha aperto un fascicolo contro ignoti in relazione all’abbandono del progetto per la costruzione di un nuovo impianto a Cortina. Come ricordato dal Sole 24 Ore, per la struttura sono già stati spesi circa 5 milioni di euro tra spese progettuali preliminari, studi di fattibilità e modifiche al progetto.



Dopo due procedure di gara andate deserte, sarà necessario individuare un’alternativa per la pista di bob. Il quotidiano economico sottolinea che a dare avvio al fascicolo è stato probabilmente sia l’esposto di Luana Zanella (capogruppo di Verdi-Sinistra alla Camera dei deputati), sia le notizie di stampa della settimana scorsa. In particolare, l’annuncio del numero uno del Coni Giovanni Malagò sulla decisione del governo di rinunciare a Cortina.



Olimpiadi Milano-Cortina, Corte dei Conti apre fascicolo sulla pista da bob

Come anticipato, il fascicolo al momento è contro ignoti ma i magistrati proveranno a fare chiarezza sul perchè si sia impiegato tanto tempo prima di capire che il progetto per la pista da bob non sarebbe stato realizzato. Sotto i riflettori anche quanti soldi pubblici siano stati spesi. In attesa degli sviluppi del lavoro della Corte dei Conti, arrivano novità in vista del percorso verso le Olimpiadi. Regione Piemonte ha infatti inviato a Simico e al governo un dossier su una possibile pista a Cesana, provincia di Torino. Il Sole 24 Ore sottolinea però che la strada è in salita: riqualificare il vecchio impianto delle Olimpiadi 2006 potrebbe risultare troppo costoso e poco sostenibile dal punto di vista ambientale, senza dimenticare che potrebbe non fornire garanzie rispetto all’ospitalità degli atleti.

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