Non si placano le polemiche intorno al rinvio delle Olimpiadi di Tokyo al 2021, visto l’aggravarsi dell’emergenza sanitaria per la pandemia da coronavirus. Se infatti la scelta di slittare i giochi di circa un anno, dato il drammatico contesto è stata mossa ben apprezzata, pure negli ultimi giorni sono sorti parecchi dubbi anche sulla fattibilità nel 2021 della stessa manifestazione a cinque cerchi. Dopo tutto lo stesso Toshiro Muro, amministratore delegato dei giochi nipponici ha aperto alla possibilità che le Olimpiadi di Tokyo 2021 siano a rischio: o meglio ha confermato che “non si può dare ora una risposta chiara sulla disputa dei Giochi”. Parole di profondo realismo ma che hanno procurato un certo allarme, che solo in questi giorni, Thomas Bach, presidente del CIO ha voluto attenuare, in una lunga intervista concessa al quotidiano tedesco Die Welt, dove il messaggio è chiaro e tondo: “Non è pensabile un nuovo rinvio dei Giochi”.
OLIMPIADI TOKYO 2021: LE MOSSE DEL CIO FINO AL RINVIO
Il numero 1 del CIO dunque al quotidiano tedesco, ribadendo la volontà di tornare protagonisti il prossimo anno (visto che neppure il Giappone sarebbe disposto a finanziare il tutto fino al 2022), ha pure voluto spiegare con dovizia di particolare le mosse che hanno portato al rinvio delle Olimpiadi di Tokyo 2021. Bach dunque ha ricordato che: “Alcuni hanno chiesto di annullare i Giochi, ma arrendersi a queste richieste emotive e cancellare i Giochi avrebbe significato distruggere il sogno olimpico per 11.000 atleti provenienti da 206 Comitati Olimpici Nazionali e dalla squadra olimpica di rifugiati. In certe situazioni così emozionali, una persona responsabile non può prendere delle decisioni facendosi guidare dall’istinto”.
Ma non solo, perché lo stesso Bach ha poi riferito, riguardo alle possibili conseguenze del rinvio o della cancellazione dei giochi: “E’ già chiaro che dovremo far fronte a centinaia di milioni di dollari di costi aggiuntivi, ma non abbiamo ragionato secondo questa logica. Anche perché, in caso di cancellazione, l’assicurazione del Cio avrebbe coperto tutte le spese. Non è così invece per lo slittamento”. Dunque Bach ricorda a tutti quanto sia “costato” anche in termini letterali il rinvio e dunque quanto pesi ora la voglia di tornare protagonisti, sia pure con un anno di ritardo: un ulteriore rinvio a questo punto non sarebbe una strada praticabile.