Dopo le allarmanti parole del presidente del comitato nipponico sulle prossime Olimpiadi di Tokyo 2021, ecco che a riportare all’ottimismo è lo stesso presidente del CIO Thomas Bach, che con una lettera aperta a tutti i comitati olimpici, ha voluto rassicurare sulla prossima edizione dei Giochi, spostati al prossimo luglio 2021 per l’esplodere della pandemia da coronavirus. Proprio nei giorni scorsi il presidente del comitato organizzatore giapponese Yoshiro Mori aveva affermato che pure nel 2021 i Giochi risultavano a rischio: se la pandemia da coronavirus non verrà messa sotto controllo infatti vi è il grave pericolo che l’evento a cinque cerchi venga definitivamente cancellato. Parole, che pure dettate da un profondo realismo, avevano comunque messo in allerta atleti e comitati olimpici: da qui la decisone di Bach di intervenire, portando ampie rassicurazioni per quella che sarà senza dubbio (se si farà) un’Olimpiade comunque storica.
OLIMPIADI TOKYO 2021, BACH: SIA FESTIVAL DEL GENERE UMANO
Nella lettera inviata ai comitato olimpici, infatti il numero 1 del CIO ha ricordato che ferve ancora il lavoro di programmazione dei Giochi, sempre con la collaborazione di atleti e comitati nazionali: l’obbiettivo è sempre quello di poter disputare nelle miglior condizioni possibili le Olimpiadi a Toyko nell’estate 2021. “Basandoci sulle indicazioni dell’Oms, ci regoliamo per eventuali adattamenti dell’organizzazione e degli afflussi delle masse in momenti come questo” la nota di Bach, che pure invita a guardare il futuro con ottimismo. Nel comunicato leggiamo altresì: “Ma abbiamo un’opportunità unica, fare in modo che Tokyo 2020 sia il festival del genere umano, il simbolo della resilienza e del superamento del Coronavirus”. In chiusura Bach poi aggiunge, volendo ispirare il mondo dello sport e non solo in questo momento così complicato e drammatico: “Immaginate che potente segnale di speranza per il mondo sarebbe questa Olimpiade: la fiamma olimpica può essere la luce in fondo all’oscurità di questo tunnel in cui si trova ora l’umanità”.