La puntata di ieri di Quarto Grado, come prevedibile, è stata dedicata ampiamente al clamoroso caso della strage di Erba, che dopo 18 anni è stato riaperto e con il processo verso Olindo Romano e Rosa Bazzi da rifare. Fra i tanti servizi sulla vicenda, anche quello del diario che Olindo Romano ha scritto in carcere su una bibbia, un documento inedito mostrato per la prima volta in televisione appunto nella giornata di ieri, venerdì 12 gennaio 2024. A renderlo pubblico è il giornalista di Telelombardia Marco Oliva, che già durante una puntata di Mattino Cinque News aveva svelato una lettera che gli aveva spedito Olindo subito dopo la notizia della riapertura del processo.
In quell’occasione Oliva aveva spiegato di aver tessuto un rapporto continuativo da diversi anni a questa parte con il condannato Olindo Romano, in quanto questi aveva apprezzato il modo in cui aveva trattato la vicenda della strage di Erba. Marco Oliva ha rivolto verso le telecamere il diario di Olindo, dopo di che ha spiegato alcune parti del contenuto, come ad esempio quando Romano scrive “del suo rapporto con Rosa, racconta la sua vita dopo la sentenza” di condanna “ma poi anche il tentativo di raggiungere Rosa nel suo carcere”, afferma il giornalista parlando in diretta televisiva su Rete 4.
DIARIO DI OLINDO ROMANO A QUARTO GRADO: IL COMMENTO DI MARCO OLIVA
Oliva spiega come in quelle pagine vi sia anche “una richiesta che lui fa più volte alla direzione del carcere in cui chiede di poter raggiungere Rosa”. Sempre il collega fa poi riferimento all’ipotesi, che non è mai stata dimostrata comunque nei fatti, che Olindo potrebbe essere stato indotto a confessare con la promessa poi di una sorta di “cella matrimoniale” in carcere, cosa che più volte è emersa in questi ultimi anni, in particolare da quando la trasmissione di Italia Uno, Le Iene, ha deciso di aprire un gigantesco faro sulla vicenda di Erba.
Marco Oliva conclude la presentazione del diario dicendo: “Sta di fatto che, al netto di tutto, in quelle pagine lui cerca in ogni modo, ancora” dopo la condanna, “di avanzare richieste alla direzione del carcere per vivere insieme, dietro le sbarre, il suo rapporto con Rosa”.