CHI È OLIVER SKARDY OSPITE A “DOMENICA IN”

Ci sarà anche sir Oliver Skardy nel ricco cast di ospiti che animerà la ventunesima puntata stagionale di “Domenica In”: nell’appuntamento in onda questo pomeriggio su Rai 1, infatti, grande spazio alla musica alla vigilia del Festival di Sanremo e nel salotto televisivo di Mara Venier, assieme ai New Trolls, Rosanna Fratello, i Jalisse e tanti altri sarà di scena pure Gaetano Scardicchio, questo il nome di battesimo del 63enne cantante veneziano, fondatore dei Pitura Freska e uno dei principali esponenti della scena reggae e indie nostrana. Ma cosa sappiamo di Oliver Skardy e cosa fa oggi l’ex frontman del gruppo che nel 1997 stupì tutti sul palcoscenico dell’Ariston cantando dell’avvento di un “Papa nero”?



Classe 1963 e veneziano doc, Oliver Skardy è noto soprattutto per la sua lunga militanza nel complesso reggae dei Pitura Freska, attivi sulla scena indipendente ma non solo dal 1987 al 2002 prima dello scioglimento: dopo il fulminante esordio del 1991 con “’Na bruta banda” e alcuni dischi all’attivo, Gaetano Scardicchio e soci ottennero la fama nazionale con la partecipazione al Festival di Sanremo di 25 anni fa quando col brano cantato da lui e Marco Forieri si fecero conoscere anche al di fuori della loro fan base. Dal ritmo molto orecchiabili e che entrò subito nell’heavy rotation radiofonica dell’epoca, “Papa nero” traeva la sua ispirazione da una profezia di Nostradamus sulla venuta di un papa dalla pelle scura che avrebbe portato alla fine del mondo e anche dalla vittoria, l’anno prima, nel concorso di Miss Italia 1996 di Denny Mendez, nativa di Santo Domingo e prima reginetta di colore.



OLIVER SKARDY, “COI PITURA FRESKA E’ FINITA: OGGI IL REGGAE E’…”

Dopo la fine dell’esperienza coi Pitura Freska, e la morte di uno degli storici membri, dal 2002 sir Oliver Skardy è tornato alla sua carriera solista, pubblicando cinque album, diversi singoli e vantando collaborazioni anche con Elio e le Storie Tese. Di recente, il cantante aveva concesso un’intervista a ‘il Gazzettino’ e in cui non solo faceva un sunto della sua carriera ma annunciava pure l’uscita del suo ultimo disco e confermava che la storia dei Pitura Freska era oramai finita. “Nei primi Anni Novanta i gruppi erano ancora considerati e l’idea di mescolare il reggae con il rock fu una bomba: oggi lo contaminano con la trap, l’hip hop… tutta un’altra cosa” ha raccontato Skardy nella sua tipica parlata veneziana lamentandosi che oggi la musica si fa con il computer e lui non ci capisce nulla.



Oggi come me la passo? Non sono arrivato a Quota 100, nonostante abbia fatto due lavori, coi contributi versati me ne hanno riconosciuto solo uno” aveva scherzato, accennando poi alla pausa forzata dovuta al lockdown e al fatto di non essersi potuto vaccinare a causa di un infarto e di uan paralisi. “Lo Skardy musicista? Sto finendo il mio nuovo album che uscirà a settembre, perché è inutile pubblicarlo se prima non si potrà suonare (eravamo nel 2021, NdR)” aveva detto, mentre in merito a un possibile ritorno dei Pitura Freska era stato netto: “Abbiamo fatto la reunion nel carnevale del 2008 per il concerto in piazza San Marco, ma è finita lì. Non c’è nessuna intenzione di riformare il gruppo, preferisco andare avanti da solo con i Farenight e gli altri musicisti che hanno lavorato con me negli ultimi cinque anni”.