Oliver Stone: commenta la situazione di Paul Haggis
Oliver Stone si trova in Italia, precisamente in Puglia, per l’Allora Festival, dove proietterà il suo film “Bush”. Alla manifestazione cinematografica avrebbe dovuto partecipare anche il regista e sceneggiatore premio Oscar Paul Haggis, accusato di violenza sessuale e per questo agli arresti domiciliari da domenica scorsa in un albergo di Ostuni. “So che è in corso un’indagine approfondita, nessuno vuole un caso alla Amanda Knox. La verità è che con l’era MeToo è aumentata la sensibilità sull’argomento, qualunque accusa su qualunque cosa. Ora è difficile per un uomo e una donna parlare in un ambiente intimo, privato, non sai mai cosa può seguirne. Meglio essere sempre in tre”, ha commentato Oliver Stone in una lunga intervista su Repubblica. Per il regista ogni verità richiede indagini approfondite, come ha sempre cercato di fare per il suoi film.
Oliver Stone: i prossimi progetti del regista
Per questo motivo trent’anni dopo l’uscita di JFK, Oliver Stone ha realizzato il documentario JFK Revisited “con nuovi materiali verificati da un’indagine ufficiale, federale, che i media americani hanno ignorato. È la nuova censura: omettere. I media tradizionali non cercano la verità. Hanno voluto vedere solo la mano di Lee Harvey Oswald. Era una cazzata allora e lo è oggi”. Da poco ha concluso un lavoro sull’energia nucleare a cui tiene molto: “Due anni di lavoro basato su fatti, quello che sappiamo, ciò che dicono gli scienziati, le paure della gente. È una forma di energia che venne respinta ma andrebbe ripresa in considerazione. Mi piacciono le rinnovabili ma costano, richiedono spazi, vento e sole dipendono dalle condizioni atmosferiche, non offrono certezze e grandi volumi”, ha spiegato a Repubblica. Invece ha dovuto abbandonare “White Lies”, un film personale su tre generazioni di una famiglia, per mancanza di finanziamenti.