Il premier Giuseppe Conte nei guai per un servizio de “Le Iene” sulla fidanzata? La trasmissione di Italia 1 ha raggiunto nei giorni scorsi la sua compagna, Olivia Paladino, per farle delle domande sull’hotel Plaza. Ci sono infatti dei lavoratori che lamentano di non essere stati pagati dal suocero del presidente del Consiglio. La vicenda è stata ricostruita da La Verità, secondo cui all’arrivo di Filippo Roma la fidanzata di Conte ha potuto contare sull’aiuto della scorta del presidente del Consiglio per sfuggire alle domande dell’inviato. Proprio quell’intervento è finito in Procura. L’ex eurodeputata Roberta Angelilli, membro dell’esecutivo di Fratelli d’Italia, si è infatti recata dai magistrati per segnalare che potrebbe essersi verificato un uso improprio di personale con funzioni di sicurezza relative a soggetti che ricoprono funzioni pubbliche, se effettivamente Olivia Paladino avesse usufruito della scorta del premier Giuseppe Conte. La Iena Filippo Roma ha poi ricostruito quanto accaduto, spiegando che gli agenti della scorta si sono frapposti tra la troupe televisiva e Olivia Paladino. «Ma non ci hanno identificati», ha precisato l’inviato del programma.
OLIVIA PALADINO HA USATO SCORTA CONTE? E IL CASO PLAZA…
Filippo Roma era riuscito a intercettare la compagna del premier Giuseppe Conte davanti ad un piccolo supermercato di via Fontanella Borghese, nel centro di Roma. Secondo quanto ricostruito da La Verità, Olivia Paladino si era rifugiata proprio lì per provare a sfuggire all’inseguimento di Filippo Roma con microfono e telecamera al seguito. Una persona presente ha raccontato poi ai cronisti che le domande erano sulla storia dell’hotel Plaza, di cui il papà della donna è amministratore. Ma l’hotel è comunque controllato anche da Olivia, che con la sorella Cristiana possiede il 47,5% a testa della Srl Agricola monastero Santo Stefano Vecchio. Questa direttamente (10,6% delle quote) e tramite altri veicoli (Immobiliare Splendido e Immobiliare Archimede) controlla la Srl Unione esercizi alberghi di lusso, la società del Grand hotel Plaza. Alle ombre sull’hotel si aggiunge ora il nodo scorta. Rocco Casalino, portavoce del premier, non ha voluto commentare la vicenda: «Non intervengo su questo». Ma la vicenda è destinata a far discutere.