Dal debutto a Sanremo all’accusa di omofobia: Olly racconta la verità sul video del passato

Il Festival di Sanremo ha senza dubbio portato in auge, oltre che gli artisti, anche diverse tematiche ancora oggi oggetto di discussione. L’euforia del momento ha acceso la luce dei riflettori in particolare sui meno popolari tra i cantanti, fra tutti Olly. Il giovane rapper negli ultimi giorni è finito nella bufera mediatica per via di un suo vecchio video, risalente a quando aveva solo 18 anni. L’artista, nella clip in questione, avrebbe pronunciato delle frasi omofobe che hanno scatenato le dure invettive della rete.



Dopo aver inizialmente lasciato correre le accuse di omofobia – magari sperando che il tema si esaurisse da solo – Olly ha alla fine deciso di rompere il silenzio chiarendo la questione del videoclip incriminato. “La frase ‘Sei una chec*a isterica’ in un mio vecchio freestyle? Non ne ho parlato allora e non volevo che la questione degenerasse. Per me è molto importante parlarne ora: anzitutto mi scuso subito con tutti quelli che si sono offesi. A quasi 22 anni riconosci di aver usato quelle parole con una leggerezza di un ragazzino di 18 anni”. Inizia così l’intervista di Olly rilasciata a IlFattoQuotidiano nel merito delle accuse di omofobia.



Olly chiede scusa per la frase omofoba: “Nessun tipo di attacco volontario, ero scioccato…”

“Quei versi di 10 secondi facevano parte di un’altra cosa: era un freestyle di esercizio per la mia logopedista per curare la erre moscia. Poi è degenerato nella scrittura senza alcun senso”. Si giustifica così Olly nel corso dell’intervista per IlFattoQuotidiano, sottolineando quanto a prescindere dalle ragioni alla base di quelle parole sia comunque consapevole di aver potuto urtare la sensibilità delle persone. “Non c’era alcun tipo di attacco volontario e riconosco, con la testa di oggi, che è offensivo. Non ne ho parlato prima perché ero scioccato a rivedere la clip, mi è dispiaciuto per chi mi ha accostato a quei versi”.



Dopo aver palesato il sconforto e dispiacere per le parole omofobe utilizzate in passato, Olly dichiara tutta la sua vicinanza ai temi come libertà e inclusione: “Sono per la libertà totale, non mi importa assolutamente l’orientamento sessuale e non ho paura di dimostrarlo, già lo faccio”. Il giovane rapper, a proposito dell’ultimo punto, era stato accusato anche di un eccessivo queerbaiting in favore della comunità LGBTQ: “Ho sempre agito in maniera naturale e spontanea: per me il pubblico è universale e inclusivo. Non ho mai studiato performance ad hoc… Se vengo apprezzato, ne sono molto felice”.