Gli omaggi aziendali e le spese di rappresentanza per migliorare la propria visibilità di impresa, sono – salvo casi rari – deducibili fino al 100% a patto che i costi siano coerenti, congrui e inerenti alla attività svolta dall’azienda in questione.

Soprattutto in determinati periodi dell’anno sono molte le aziende che approfittano per dedurre i costi e rendere felici i clienti oppure i dipendenti (ad esempio premiando il loro duro lavoro) con dei regali (equiparabile al trattamento fiscale dei fringe benefit).



Omaggi aziendali e costi di rappresentanza: come vengono trattati?

Il trattamento fiscale inerente agli omaggi aziendali e alle spese di rappresentanza viene regolamentato in base alla natura del regalo e in base all’importo. Ogni situazione dev’essere considerata in modo soggettivo.

Ad esempio, i costi sotto forma di regali che l’azienda provvede per i propri dipendenti o clienti possono essere dedotti integralmente a patto che il loro valore sia inferiore a 50€.



Nel caso in cui l’importo fosse più alto ecco le regole fiscali per determinare il trattamento:

  • 1,5% Dei ricavi per le imprese fino ad un massimo di10 milioni di euro;
  • 0,6% Dei ricavi per le imprese fra i 10 e i 50 milioni di euro;
  • 0,4% Dei ricavi per le imprese con un fatturato che supera i 50 milioni di euro.

Detraibilità dei regali aziendali

Le stesse regole valgono per la detraibilità dell’IVA sui beni comprati come regali per i dipendenti. Se il bene ha un valore inferiore a 50€ allora l’Imposta sul Valore Aggiunto verrà completamente detratta (al 100%). Se il valore fosse superiore a 50€ allora non è prevista alcuna detrazione fiscale.



Laddove alcuni omaggi ai lavoratori dell’azienda rientrassero nella soglia limite dei fringe benefit (come ad esempio le gift card), allora essi potrebbero essere detassati.

I fringe benefit quest’anno – con la Legge di Bilancio 2024 – sono aumentati, passando da 258,23€ a 1.000€ per i dipendenti senza figli, e fino a 2.000€ per i lavoratori con figli a carico.