Omar Bassi, la sera del 20 luglio, ha subito un’aggressione in discoteca, dove festeggiava il compleanno di un amico. Il ragazzo è morto due settimane dopo per emorragia cerebrale, secondo i familiari proprio a causa di quel pestaggio. Giusy, la mamma di Omar, ospite di “Sabato in diretta” racconta: “Io mi sono accorta all’una e mezza di pomeriggio di cosa era successo perché loro dormivano. Omar aveva tutte botte in testa e io volevo portarlo in ospedale ma lui insisteva di no, dicendomi di esserci già stato ma di aver ottenuto un codice bianco. Lui non è voluto andare e io mi pento di avergli dato retta”.



La cugina di Omar Bassi, Michelle, era lì la sera dell’aggressione che sarebbe avvenuta per mano dei buttafuori. La ragazza spiega: “È stato picchiato tra l’ingresso e l’uscita. È stato un pestaggio brutto, violento, non so perché, non aveva fatto niente di male. Hanno attaccato prima Thomas, il fratello minore, poi il cugino. Poi Thomas si è messo in mezzo e hanno picchiato anche lui. È stata un’aggressione di massa, anche io sono stata buttata via da un tavolo e la sorella di Omar presa per il collo”.



Omar Bassi, la mamma: “Mio figlio era in ottima salute”

La discoteca dove Omar Bassi è stato aggredito, ha chiuso. La cugina Michelle racconta a “Sabato in diretta”: “Ho commentato in modo poco carino sotto la loro pagina e loro hanno deciso di chiudere”. La mamma, ancora, dice: “Mio figlio era in ottima salute, quelle botte che ha preso in testa erano pericolose e ho capito subito che aveva un’emorragia in corso e che ci fosse una correlazione tra quello che è successo e la sua morte“.

La famiglia di Omar, nonostante il grande dolore, ha scelto di donare gli organi del ragazzo: “Lo abbiamo deciso tutti insieme, anche lui avrebbe voluto questo”, racconta Giusy, la mamma, che ora chiede solo giustizia e verità per quel figlio morto senza alcuna ragione.