Omar Confalonieri nel 2008 era stato già arrestato per un caso simile a quello per cui è finito in carcere nei giorni scorsi. Altre due donne lo accusano, come emerso dalla trasmissione Lombardia Nera, ed il sospetto è che possa trattarsi di uno stupratore seriale. Il giornalista Daniele Martinelli alla trasmissione Lombardia nera, nel commentare la vicenda ha messo in primo piano l’uso della cocaina da parte dell’agente immobiliare: “Con il cervello bruciato dalla cocaina potrebbe alterare brutte fantasie e applicarle. Il vero problema è la cocaina”.



A parlare è stata anche la moglie del barista – l’uomo sarebbe ancora sotto choc – che avrebbe preparato gli spritz: “Si è posizionato di fronte al banco con un atteggiamento che controllava, mi son sentito osservata. Ha preso due bicchieri ed è andato fuori, mio marito però ha ritenuto che la preparazione degli aperitivi non fosse completa e li avrebbe ripresi”. La donna ha ribadito l’atteggiamento “strano e frettoloso” dell’uomo, mentre sulla coppia non ha notato nulla di strano. Al tavolo fuori “erano normali”. Prima di prendere i cocktail, inoltre, l’uomo sarebbe andato in bagno trattenendosi a lungo. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



OMAR CONFALONIERI E IL CASO DI BERGAMO

Con il passare delle ore emergono interessanti novità sul caso di Omar Confalonieri, agente immobiliare arrestato con l’accusa di aver drogato una coppia milanese e aver stuprato la donna. Adesso gli inquirenti scavano nel suo passato dal quale emergono casi molto simili. Lo stesso inquietante copione. A riferirlo è Corriere della Sera che rammenta i ricordi sbiaditi di una giovane donna, poco più che ventenne. I due sono a casa da soli, lui le offre una tisana, poi il blackout. Il caso risale a quattro anni fa ma all’epoca la madre della giovane non diede sufficiente peso alle parole della ragazza e non denunciò il fatto. Eppure, per arrivare al primo caso occorre tornare ancora più indietro, al 2007, quando una donna si risveglia confusa e decide di rivolgersi ai carabinieri denunciando di essere stata narcotizzata e abusata. Il “mostro” è l’amico invitato con la compagna – anche lei sarebbe stata sedata – nella casa vicino al lago d’Iseo. Il procedimento è stato però archiviato nel 2010.



Ed ancora, dal suo passato emerge anche una condanna nel 2008 per aver violentato una collega 18enne in Brianza sempre seguendo lo stesso copione. E la lista potrebbe addirittura allungarsi. Intanto sul primo caso sospetto a Bergamo di una ragazza narcotizzata e poi violentata, gli atti del procedimento sono stati chiesti dal pubblico ministero Alessia Menegazzo e dall’aggiunto Letizia Mannella ai colleghi bergamaschi, sebbene fosse stato archiviato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

OMAR CONFALONIERI, IL CASO A STORIE ITALIANE

La vicenda che vede protagonista Omar Confalonieri, l’agente immobiliare di Milano accusato di avere narcotizzato una coppia di potenziali clienti di un box auto e di avere abusato per ore della donna in stato di incoscienza, peraltro alla presenza della figlia dei due, nata da pochi mesi, è stata raccontata ed esaminata a “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e in onda ogni mattina dal lunedì al venerdì.

Come riferito dall’inviato Alessandro Politi, Confalonieri ha conosciuto i suoi due clienti all’asilo, frequentato dai rispettivi figli. In tale circostanza, si sarebbero scambiati i numeri di telefono, svelandogli che erano alla ricerca di un box auto. Ecco che qui sarebbe scattato il diabolico piano, come precisato dal giornalista: “Il 2 ottobre dice di avere un box e incontra la coppia al bar nel pomeriggio, facendosi andare a prendere a casa perché lamenta un forte mal di schiena e fermandosi nel tragitto per andare in farmacia, ove, con una ricetta bianca, acquista benzodiazepine, sedativi forniti a chi soffre di attacchi di panico o di ansia”.

OMAR CONFALONIERI, AGENTE IMMOBILIARE ACCUSATO DI VIOLENZA SESSUALE: C’È UNA NUOVA VITTIMA?

Il giorno del presunto stupro, Omar Confalonieri si è reso irreperibile per ore, non rispondendo ai messaggi della sorella e della moglie, che, preoccupata, gli ha scritto: “Non vuoi dirmi neanche dove sei, non vuoi chiamarmi… Ricordati che se continui così non dovrai più dare spiegazioni a me, ma a tuo figlio, che sta crescendo. Spero che un giorno ti pentirai di cosa stai facendo, ora evidentemente non sei pentito, visto che nemmeno mi chiami”.

Nel contempo, è spuntato un altro caso sospetto di violenza sessuale da parte di Confalonieri ai danni di una giovane di Bergamo: gli atti del procedimento, che era stato archiviato, sono stati richiesti dal pm Alessia Menegazzo e dal procuratore aggiunto Letizia Manneella ai colleghi orobici.