Il caso di Omar Confalonieri, l’immobiliarista che avrebbe violentato una donna dopo aver narcotizzato sia lei che il compagno, è stato al centro della trasmissione Lombardia Nera. Nelle passate ore la procura ha confermato che altre donne si sarebbero presentate alle forze dell’ordine, pronte a denunciare l’uomo. Le indagini proseguono con tutti i riscontri possibili su passate violenze. Le ragazze ascoltate sarebbero rimaste traumatizzate alla lettura delle cronache degli ultimi giorni e sarebbero emersi i ricordi su serate confuse.
L’avvocato Annamaria Bernardini De Pace ha commentato la vicenda spiegando: “Rivolgersi prima all’avvocato aiuta a conoscere quello che succede e come bisogna comportarsi. Andando a denunciare una ipotesi di stupro significa consentire che altri entrino nella propria intimità violata. Molte donne non vogliono perché vogliono essere credute sulla parola, ma non c’è quella possibilità”, ha spiegato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Omar Confalonieri: il racconto del medico che li ha soccorsi
Ai microfoni della trasmissione La Vita in Diretta, è intervenuta la dottoressa che soccorse la coppia narcotizzata da Omar Confalonieri, l’agente immobiliare 48enne arrestato. L’elemento importante emerso da questo documento avrebbe a che fare con la differente dose di sedativo: nell’aperitivo del marito sarebbe stata messa una dose non indifferente, ma diverso sarebbe stato il trattamento riservato alla moglie.
Per la coppia di Settimo Milanese, l’incubo sarebbe durato ben sei ore. Omar Confalonieri sarebbe rimasto nel loro appartamento dalle 13 alle 19 di sabato 2 ottobre. Alle 23, i familiari della coppia li avrebbero portati in pronto soccorso dell’ospedale San Carlo di Milano. Entrambi sono confusi senza riuscire a ricordare nulla di quanto successo. La dottoressa Maria Grazia Vantadori, medico del Pronto Soccorso che li ha soccorsi, ha parlato di “un buco”. “Forse la donna aveva dei piccoli flash ma credeva fosse stato un sogno”, ha aggiunto.
Omar Confalonieri, lista vittime si allunga?
Le parole della coppia e lo stato in cui marito e moglie si trovavano avrebbe fatto scattare nella dottoressa il sospetto che non fosse tutto regolare. “Sono risultati positivi a delle benzodiazepine”, ha aggiunto il medico, “mi hanno negato l’assunzione di qualsiasi sostanza”. Un utilizzo eccessivo di tale sostanza potrebbe portare addirittura ad un arresto respiratorio, come spiegato ancora dal medico.
Marito e moglie si sarebbero comportati in modo differente e questo avrebbe portato ad una ipotesi: è possibile che Omar Confalonieri abbia introdotto dosi differenti. “Il marito era molto più reattivo nel senso che era più presente e vigile, mentre la donna era più sedata con la tendenza ad assopirsi”, ha svelato la dottoressa. In tutto ciò, la figlia piccola della coppia sarebbe stata abbandonata a lungo, da sola in casa. “Ci sarà la necessità di capire cosa è successo, di scoprire la verità”, ha chiosato il medico. Altre donne, intanto, nei giorni scorsi si sarebbero presentate in procura, dunque la lista delle presunte vittime di Confalonieri si starebbe allungando.