Nell’intervista a “Vieni da me” di Ombretta Colli, ospite assieme alla figlia Dalia Gaberscik del salotto televisivo di Caterina Balivo, la cantante ha raccontato alcuni particolari del rapporto col marito Giorgio Gaber, ricordando anche una sua canzone particolare, “Illogica allegria“, secondo la Colli perfetta per i tempi di emergenza coronavirus, visto che parla di una situazione in cui vale la pena essere allegri e sperare “anche se tutto va in rovina“, come dice testualmente il pezzo. Nonostante l’impotenza di fronte alla situazione, anche la pandemia secondo Ombretta Colli avrebbe fornito spunti per scrivere a Gaber, che si è ritrovato spesso a gettare un occhio sarcastico su vicende paradossali che hanno investito la società italiana: il covid-19 non avrebbe di certo fatto eccezione. (agg. di Fabio Belli)



Ombretta Colli e Dalia Gaberscik, “Gaber non si curava dei soldi”

Ombretta Colli e Dalia Gaberscik, moglie e figlia Giorgio Gaber, ai microfoni di Vieni da me, raccontano il grande cantautore svelando anche alcuni retroscena della loro vita privata. Di Giorgio Gaber artista si conosce tutto, ma chi è era nel suo privato? Come è riuscito a conquistare Ombretta Colli? Quest’ultima ha raccontato tutto nel libro “Chiedimi chi era Gaber”, ma a Caterina Balivo svela un aspetto inedito di Giorgio Gaber. La conduttrice racconta di una cena al termine della quale Gaber si rende conto di non aver con sè il denaro per saldare il conto. “Questo è andato avanti per tutta la vita. La cosa più incredibile era che Giorgio quando stava per uscire cominciava a toccarsi per controllare di avere tutto e questo portafoglio non saltava mai fuori ogni volta che bisognava pagare. Non dava importanza ai soldi”, svela Ombretta Colli.



Ombretta Colli e Dalia Gaberscik, la moglie e la figlia di Giorgio Gaber a Vieni da me

Dalia Gaberscik, accanto alla madre Ombretta Colli, racconta che per lei non è stato facile avere due genitori importanti come lo erano Ombretta Colli e Giorgio Gaber. La Dalia bambina racconta di essersi sentita spesso in imbarazzo non solo per la popolarità dei genitori. “Mi accompagnavano a scuola e si notavano perchè lei aveva i capelli cotonati e le minigonne inguinali e di queste minigonne si parla nel libro”, racconta Dalia che, inizialmente, non aveva preso bene neanche la scelta del nome. “Io all’inizio avrei gradito essere una bambina qualunque e, invece, avevo questa lente d’ingrandimento che mi creava imbarazzo. Poi ho fatto pace con il mio nome e la mia famiglia”, racconta ancora. “Ma è un nome bellissimo Dalia, come nasce?”, chiede la Balivo. “Nasce perchè avevo un’amica che si chiamava Dalia che era bellissima e molto simpatica, ma era israeliana”, racconta poi Ombretta Colli. Un nome a cui, oggi, la figlia di Giorgio Gaber è molto legata.

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